Arriva da Patrizio Bertelli, amministratore delegato della maison Prada, l’appello rivolto al mondo della politica per la salvaguardia delle piccole e medie imprese europee del settore moda e abbigliamento colpite dalla guerra tra Russia e Ucraina.
“Non dobbiamo vedere marchi come Prada e altri marchi importanti, ma le PMI che non hanno capacità contrattuali e che stanno cominciando ad avere problemi” spiega Bertelli durante un evento a Firenze. “Bisogna che la politica intervenga come per il Covid. Lo Stato deve adottare le stesse procedure fatte per il Covid e deve farlo subito senza aspettare, non per i grandi marchi, ma per le PMI che sono l’asse del sistema moda”.
Il quadro dipinto da Bertelli è chiaramente delineato: imprese che andranno sempre più a indebolirsi in un contesto economico e sociale contrastante come quello russo, in cui i potenti spendono le proprie ricchezze nelle boutique di Dubai mentre il paese rimane chiuso a causa del conflitto.
Bertelli risponde con decisione a una domanda scomoda, riguardo una sua possibile intenzione di vendere l’azienda: non ci sono motivi validi per vendere secondo l’amministratore delegato, non quando le nuove generazioni sono pronte a mettersi in gioco nel settore.
“Il problema è passare il testimone in modo intelligente. Quando mio figlio si sentirà pronto ad affrontare questa complessità, nel giro di 2-3 anni, ci sarà questo avvicendamento”.