Secondo le recenti stime dell’istituto di ricerca Demoskopika, riportate da ANSA, l’estate 2025 potrebbe segnare un vero e proprio record storico per il turismo italiano: si parla di 65,8 milioni di arrivi, un traguardo mai raggiunto in precedenza.
Dalle coste alle città d’arte, passando per i borghi e le località montane, l’intero Paese si prepara ad accogliere un flusso eccezionale di viaggiatori, sia italiani che stranieri. Si tratta di una conferma del forte richiamo dell’Italia come meta turistica globale, apprezzata per la sua varietà culturale, paesaggistica ed enogastronomica.
I motivi della crescita
Alla base di questo incremento ci sono diversi fattori: l’Italia continua a essere considerata una destinazione sicura, ricca di esperienze autentiche e dotata di infrastrutture sempre più pronte ad accogliere i visitatori. Inoltre, la promozione turistica mirata, unita alla ripresa dei viaggi intercontinentali, ha contribuito ad accendere nuovamente i riflettori sul Bel Paese.
In forte crescita anche l’interesse verso le regioni meridionali, come Puglia, Sicilia e Basilicata, che offrono un mix unico di tradizione, bellezze naturali e cultura.
Tra opportunità e attenzione alla sostenibilità
Questo boom rappresenta una grande opportunità per il sistema economico nazionale, ma comporta anche delle responsabilità. Il rischio di sovraffollamento in alcune località, la pressione sulle risorse ambientali e la necessità di una gestione equilibrata dei flussi sono sfide che non si possono ignorare.
Per questo motivo, molti operatori del settore stanno puntando su un turismo più sostenibile, capace di valorizzare i territori senza comprometterli, promuovendo esperienze di qualità, mobilità dolce e rispetto delle comunità locali.