Dopo una leggera flessione registrata nel 2024, il settore globale del lusso personale si prepara a un 2025 segnato da grande incertezza. Le previsioni indicano una possibile contrazione del fatturato compresa tra il 2% e il 5%, suggerendo una fase di rallentamento dopo anni di espansione. Questo è quanto emerso durante la Giornata Altagamma 2025, tenutasi oggi alla Camera dei Deputati, su iniziativa della Fondazione Altagamma, che rappresenta le principali realtà italiane del lusso.
Il presidente della Fondazione, Matteo Lunelli, ha sottolineato la forte vocazione internazionale del comparto, con un’incidenza dell’export superiore al 70%. Complessivamente, il settore genera in Italia un valore di 144 miliardi di euro e incide per il 7,4% sul PIL nazionale, coinvolgendo circa 1,9 milioni di lavoratori, tra occupazione diretta e indiretta.
Lunelli ha espresso preoccupazione per i dazi annunciati dagli Stati Uniti, che potrebbero pesare su un mercato fondamentale come quello americano. Ha invitato le istituzioni italiane ed europee ad agire con decisione per evitare nuove barriere commerciali, soprattutto in un momento in cui il mercato sta entrando in una fase di stabilizzazione dopo una rapida crescita post-pandemica.
Secondo Lunelli, il contesto attuale è complesso e caratterizzato da performance molto variabili tra marchi, settori e aree geografiche. La perdita del potere d’acquisto da parte dei consumatori e l’instabilità geopolitica rendono ancora più difficile la pianificazione strategica delle aziende.
Il presidente ha quindi auspicato un chiarimento rapido nei rapporti commerciali tra Europa e Stati Uniti, sottolineando l’importanza di una posizione europea unitaria. Ha inoltre suggerito la necessità per le imprese di ampliare il proprio raggio d’azione, guardando con maggiore attenzione a nuovi mercati come America Latina, India, Medio Oriente e Asia, coinvolgendo in questo sforzo anche le istituzioni europee.