Secondo un’indagine condotta da Tecnè per Federalberghi, 5,9 milioni di turisti hanno optato per una settimana bianca, con 600mila di loro che hanno aggiunto anche uno o più fine settimana sulla neve. Altri 2,3 milioni hanno invece deciso di limitarsi a brevi soggiorni nei weekend.
La preferenza per le destinazioni italiane è netta: solo il 3,9% ha scelto una settimana bianca all’estero. Il Nord Italia resta l’area più gettonata, accogliendo il 73,7% dei turisti, mentre il 22,3% ha optato per il Centro-Sud. Tra le regioni più frequentate spiccano Piemonte, Trentino-Alto Adige, Valle d’Aosta, Lombardia e Veneto.
Il budget medio per una settimana bianca, comprensivo di alloggio, trasporti, pasti, skipass, corsi di sci e intrattenimento, è di circa 675 euro a persona. Le spese si suddividono principalmente tra ristorazione (28,9%), pernottamento (28%), trasporti (19,6%), shopping (9%) e attività ricreative (14,5%). Per chi ha scelto di trascorrere solo il fine settimana in montagna, la spesa media è stata di 273 euro, mentre per chi ha abbinato weekend e settimana bianca, l’importo sale a 371 euro.
Per quanto riguarda le soluzioni di soggiorno, gli alberghi sono la scelta preferita dal 36,2% dei viaggiatori, seguiti dai bed & breakfast (22,8%) e dalle case di parenti o amici (15,6%). La prenotazione diretta tramite sito web, telefono o e-mail si conferma il metodo più utilizzato, scelto dal 53,2% degli ospiti.
I criteri che influenzano la scelta della destinazione includono la bellezza naturale (73,2%), la disponibilità di attività ricreative e la facilità di accesso (23%), nonché il legame affettivo con luoghi abitualmente frequentati per la settimana bianca (20,8%). Il 20,5% dei vacanzieri sceglie la montagna anche per le opportunità di sport e relax.
Dall’analisi emerge un leggero calo rispetto all’anno precedente, con una riduzione del numero di italiani in settimana bianca da 6,5 a 5,9 milioni e una diminuzione più contenuta per i weekend sulla neve, scesi da 2,4 a 2,3 milioni. Tra le cause di questa flessione si segnalano un calendario meno favorevole, con meno ponti e festività concentrate in periodi meno adatti al turismo invernale, e le difficoltà economiche dovute all’aumento del costo della vita. Tuttavia, la tendenza indica che molti italiani hanno preferito soggiorni più brevi e mete più vicine per ottimizzare il budget, confermando il forte appeal della montagna anche per le vacanze brevi.