L’attuale crisi economica è di natura congiunturale e, proprio per questo, si ritiene che sia destinata a risolversi nel tempo. Con questa convinzione, si stanno portando avanti richieste al governo per tutelare e rafforzare l’occupazione lungo tutta la filiera del settore. Le previsioni per il 2025 sono improntate alla stabilità, anche se è ancora prematuro fare valutazioni definitive. A esprimere questo cauto ottimismo è Carlo Capasa, intervenuto in una gremita sala Alessi di Palazzo Marino, durante la presentazione della Milano Moda Donna, in programma dal 25 febbraio al 3 marzo.
L’edizione di quest’anno prevede un fitto calendario con 153 eventi confermati, tra cui 56 sfilate in presenza e 6 digitali, oltre a numerose presentazioni e appuntamenti speciali, che potrebbero salire a 170 nella versione definitiva. Tra i momenti più attesi, il debutto di Lorenzo Serafini alla direzione creativa di Alberta Ferretti e quello di David Koma per Blumarine. Da segnalare anche le sfilate co-ed dedicate agli anniversari di grandi maison: i 100 anni di Fendi, i 30 di Dsquared2 e i 60 di K-Way.
«Stimiamo un impatto economico di circa 185 milioni di euro per la città di Milano», ha dichiarato Alessia Cappello, assessora alle politiche del lavoro e sviluppo economico. I dati relativi al quarto trimestre del settore moda evidenziano ancora difficoltà per l’industria italiana: il fatturato ha subito un calo del 4,2% rispetto allo stesso periodo del 2023, sebbene la contrazione sia stata meno marcata rispetto ai trimestri precedenti. Prezzi e vendite retail nel settore dell’abbigliamento hanno mostrato segnali di ripresa, ma le difficoltà permangono nei comparti core, come tessile, pelletteria e calzature, che hanno registrato una flessione del 7,7%. Al contrario, segmenti come beauty, occhialeria, gioielli e bigiotteria hanno ripreso slancio, con il settore della gioielleria in particolare evidenza (+8,2% nell’ultimo trimestre).
Sulla base dei dati attuali, si prevede per il 2024 un calo complessivo del fatturato del 5,3%, con un valore stimato intorno ai 96 miliardi di euro, di cui 91 miliardi derivanti dalle esportazioni (+2,5% rispetto al 2023). Capasa ha sottolineato il crescente appeal internazionale della fashion week milanese, capace di attrarre sia brand consolidati che nuovi talenti. «Nel 2024, ben 72 milioni di persone hanno seguito le nostre sfilate in streaming, con un incremento del 30% rispetto a Parigi».
In un’ottica di sinergia con la Fédération de la Haute Couture et de la Mode, il Fashion Hub della Camera Nazionale della Moda Italiana ospiterà per la prima volta la presentazione di Charles de Vilmorin, stilista dell’iniziativa Showroom Sphere della Paris Fashion Week. A sua volta, dal 5 all’11 marzo, Marco Rambaldi parteciperà agli eventi parigini, rafforzando così il dialogo tra le due capitali della moda.