L’Aga Khan IV, guida spirituale della comunità ismailita, noto per il suo impegno filantropico e le sue iniziative economiche, è scomparso a Lisbona all’età di 88 anni. Le cause del decesso non sono state rese pubbliche, mentre la rete Aga Khan Development Network ha annunciato che fornirà presto informazioni sul suo successore.
Il titolo di Aga Khan ha radici storiche e il suo nome di nascita era Karīm al-Husaynī. Salì alla guida degli ismailiti nizariti nel 1957, alla morte del nonno, diventando il loro 49° imam. La comunità conta circa 15 milioni di fedeli, con una presenza significativa in Medio Oriente. Fin dall’inizio del suo imamato, si distinse per un approccio moderno e cosmopolita, promuovendo progetti imprenditoriali e culturali in diverse parti del mondo.
In Italia, è ricordato soprattutto per il suo contributo allo sviluppo della Costa Smeralda. Affascinato dalla bellezza del nord della Sardegna, investì in infrastrutture turistiche, trasformando la regione in una destinazione esclusiva. Negli anni ’60 fondò Porto Cervo, creò un importante porto turistico e istituì lo Yacht Club Costa Smeralda, coinvolgendo celebri architetti nella realizzazione del progetto. Inoltre, nel 1963 diede vita alla compagnia aerea Alisarda, che in seguito divenne Meridiana e poi Air Italy.
Oltre agli investimenti in Italia, l’Aga Khan si è impegnato in iniziative economiche e sociali in molte parti del mondo, tra cui Africa, Asia e Medio Oriente. Ha sostenuto la costruzione di infrastrutture, ospedali e scuole attraverso l’Aga Khan Development Network, un’organizzazione che coordina centinaia di progetti nei settori della sanità, dell’istruzione, della cultura e dello sviluppo sostenibile.
Nato a Ginevra nel 1936, l’Aga Khan IV trascorse parte dell’infanzia in Kenya prima di completare gli studi in Svizzera e laurearsi in Storia islamica ad Harvard. Divenne imam a soli 20 anni, su decisione del nonno, che vedeva in lui un leader capace di affrontare i cambiamenti della società moderna.
Oltre al suo ruolo religioso, si distinse come imprenditore e appassionato di equitazione, costruendo un vasto impero nel settore dell’allevamento di cavalli da corsa. Il suo patrimonio, accumulato attraverso investimenti e donazioni, lo rese uno degli uomini più facoltosi del mondo, con residenze in Europa, Asia e America.
Nel corso della sua vita ricevette numerose onorificenze internazionali, tra cui il titolo di Sua Altezza Reale dalla regina Elisabetta II e il riconoscimento di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Visse prevalentemente in Francia, ma trascorse lunghi periodi in India e in altre sue proprietà nel mondo.
Figura affascinante e controversa, l’Aga Khan IV conciliò una vita mondana con il suo ruolo spirituale, cercando di favorire il dialogo tra il mondo islamico e l’Occidente, soprattutto nei periodi di maggiore tensione internazionale.