Oltre 60 abiti iconici, decine di accessori unici, 45 case di moda rappresentate e uno spazio espositivo di 9.000 metri quadrati: questa è la straordinaria essenza della mostra dedicata alla moda che si tiene al Museo del Louvre. Un viaggio cronologico, in linea con la sensibilità contemporanea, che intreccia creatività e cultura. “Il Louvre è già un punto di riferimento per scrittori, coreografi, pittori e registi. Perché non esplorare anche il legame profondo che unisce gli stilisti a questo luogo unico?” afferma Olivier Gabet, direttore del Dipartimento delle arti decorative del Louvre e curatore dell’evento, intitolato Louvre Couture. Oggetti d’arte, oggetti di moda, aperto fino al 21 luglio 2025.
Tra arte antica e creazioni moderne
La mostra attraversa epoche diverse: dai gioielli bizantini e medievali alle armature rinascimentali, dagli sfarzosi arazzi del Re Sole agli abiti sontuosi del XVIII e XIX secolo. Ogni periodo dialoga con creazioni moderne firmate da maestri come Christian Dior e Iris van Herpen. “Le collezioni del Louvre ispirano profondamente i creatori di moda. Non si tratta solo di citazioni, ma di vere e proprie passioni per determinati periodi storici o dettagli artistici, come le armature medievali o gli arazzi rinascimentali,” spiega Gabet, citando stilisti come Marine Serre e Jean-Charles de Castelbajac.
Osservare il processo creativo dei designer è come sfogliare un album che cattura la magnificenza delle opere del Louvre: dai motivi di un antico tessuto alla silhouette di un mobile d’epoca, ogni dettaglio artistico diventa una fonte d’ispirazione. “La moda contemporanea, con il suo amore per i materiali e l’artigianato, attinge a piene mani dalla storia custodita qui, che spazia dal V secolo ai giorni nostri”, aggiunge Gabet.
Un dialogo tra passato e presente
L’idea di fondo della mostra è rompere con i percorsi tradizionali delle esposizioni di moda. Non si tratta di una semplice collezione di abiti, ma di un dialogo vivo con le opere d’arte, distribuito attraverso gli spazi stessi del museo. “Non volevo una mostra isolata, ma una conversazione diretta tra moda e collezioni permanenti del Louvre”, afferma il curatore. Questo approccio consente ai visitatori di riscoprire il Louvre con occhi nuovi, esplorando le sue sale in modi inediti.
Una lunga storia di scambi tra arte e moda
Non è raro che gli stilisti siano anche collezionisti appassionati: figure come Madame Carven, Jacques Doucet e Yves Saint Laurent hanno donato centinaia di opere al Louvre. Gabet sottolinea come i couturier abbiano costruito la loro emancipazione anche attraverso il loro stile di vita, sostenendo artisti e circondandosi di pezzi d’arte unici. Questo è evidente nel caso di figure iconiche come Lanvin, Coco Chanel e Paul Poiret, i cui legami con l’arte sono profondamente radicati.
Tra i momenti più emozionanti della curatela, Gabet cita il lavoro di Karl Lagerfeld, John Galliano e Louise Trotter. “Lagerfeld aveva una capacità unica di assorbire la storia del Louvre e tradurla in creazioni senza precedenti. Non ha mai replicato se stesso, dai pezzi per Chloé degli anni ’60 agli abiti per Chanel degli anni ’90 fino all’ultima collezione haute couture. La sua creatività era infinita,” racconta.
Louvre Couture non è solo una celebrazione della moda, ma un viaggio straordinario nel tempo e nello spazio, dove abiti e opere d’arte si incontrano per raccontare storie senza tempo. Un’occasione imperdibile per esplorare il Louvre da una prospettiva nuova e scoprire come la moda contemporanea continui a dialogare con il patrimonio culturale universale.