La commissione parlamentare britannica ha convocato i rappresentanti delle piattaforme Shein e Temu per un’audizione ufficiale sulle condizioni di lavoro e sulla sostenibilità dei modelli di business adottati dalle due aziende. L’udienza, fissata per il 7 gennaio, rientra nell’ambito di un’indagine promossa dal Comitato interpartitico per gli Affari e il Commercio del Regno Unito, con l’obiettivo di valutare una proposta di legge che punta a proteggere il paese dall’importazione di pratiche commerciali ritenute non conformi agli standard etici e ambientali richiesti.
La decisione del Parlamento di convocare le due aziende cinesi non arriva inaspettata. Negli ultimi anni, infatti, entrambe le piattaforme sono finite al centro di numerose polemiche legate alla trasparenza delle loro filiere produttive e alle condizioni lavorative nei loro stabilimenti. In particolare, Shein, noto gigante del fast fashion, si trova già sotto osservazione da parte delle autorità britanniche, anche a causa delle recenti difficoltà riscontrate nel portare avanti la sua quotazione in borsa a Londra. La società cinese starebbe infatti cercando di debuttare sul mercato finanziario britannico, ma le preoccupazioni legate all’etica della sua supply chain sembrano rappresentare un ostacolo significativo per il completamento dell’operazione.
L’audizione sarà un momento chiave per Shein, che verrà rappresentata da Yinan Zhu, consulente generale per l’area EMEA. La sua presenza è stata confermata dagli aggiornamenti pubblicati direttamente sul sito ufficiale della commissione parlamentare britannica. Non è ancora chiaro se l’esito dell’udienza potrà influenzare direttamente il percorso di quotazione della società, ma l’interesse del governo britannico per le condizioni di lavoro nelle filiere globali suggerisce che la questione potrebbe pesare sulle decisioni future.
Per quanto riguarda Temu, piattaforma di e-commerce che si è rapidamente espansa a livello internazionale, l’audizione si inserisce in un quadro di verifiche aperto lo scorso ottobre, quando le autorità britanniche hanno avviato un’indagine specifica sui diritti dei lavoratori impiegati nelle sue catene di fornitura. La commissione esaminerà le politiche adottate dall’azienda per garantire il rispetto delle normative in materia di diritti umani e sicurezza sul lavoro. A rappresentare Temu saranno Stephen Heary, consulente legale senior, e Leonard Klenner, responsabile della conformità normativa.
L’interesse del Parlamento britannico per queste due realtà evidenzia un cambio di rotta nelle politiche nazionali, che stanno puntando a una maggiore regolamentazione delle attività commerciali condotte da aziende straniere sul territorio. La proposta di legge che il Comitato sta esaminando mira a garantire che i modelli di business adottati dalle imprese che operano nel Regno Unito rispettino standard etici elevati, in linea con le attese dei consumatori e delle istituzioni.