Nel cuore di una regione rinomata per la sua eccellenza enologica, Maison Ruinart, al civico 4 di rue des Crayères, è aperto da varie generazioni, plasmato dalle diverse influenze che la regione Champagne e il mondo. A questo indirizzo di Reims, la creatività, il sapere e la tradizione culturale della più antica Maison de Champagne al mondo hanno messo radici e sono fioriti con la natura.
Con l’obiettivo di portare in vita questa metamorfosi, l’architetto giapponese Sou Fujimoto, l’interiore design Gwenael Nicolas e il paesaggista Christophe Gautrand hanno fuso i loro talenti per interpretare e condividere la visione di Nicholas Ruinart, che fondò la prima Maison Champagne a Reims trecento anni fa.
Oggi di fronte agli edifici secolari, sorge un padiglione contemporaneo realizzato in pietra e vetro, circondato da un giardino di sculture liberamente accessibile e progettato come rifugio per la biodiversità locale. Il 4 rue des Crayères permette ai visitatori di immergersi nel mondo sensoriale e stimolante dello Champagne.
In occasione dell’Art Week Tokyo, in collaborazione con Art Basel, Maison Ruinart presenta il progetto 4 Rue des Crayères presso l’Okura Museum of Art di Tokyo. L’indirizzo storico della Maison a Reims rappresenta la quintessenza di Riunart e ha riaperto al pubblico dopo 3 anni di lavori di ristrutturazione.
Nell’Ottocento la famiglia Ruinart acquistò una proprietà di 2,9 ettari in una delle aree più alte di Reims per costruire la nuova sede legata alla produzione di Champagne. L’elemento più caratteristico del sito era la sua parte sotterranea, con tre livelli di gallerie scavate nel gesso, un labirinto sotterraneo risalente al Duecento. Proseguite nel Medio Evo, per diversi secoli, le gallerie furono utilizzate per estrarre il gesso e il calcare necessari per costruire le mura intorno alla città di Reims. Nel corso di due decenni la famiglia ha rinforzato e puntellato la struttura in modo da poter utilizzare le spettacolari cave in gesso, profonde fino a 35 metri, come cantine refrigerate per proteggere lo Champagne dal calore della luce e il civico 4 di Rue des Crayères rende omaggio alla magia di questo mondo sotterraneo, che è stato quasi subito aperto ai visitatori per visite guidate. Porta l’impronta di questa magia anche il sentiero che dalla strada conduce all’ingresso del padiglione Nicolas Ruinart, all’interno del fascino della Maison.
Le pareti minerali del paesaggio riproducono il bianco immacolato delle cave di una volta, riportando i segni degli utensili incisi, nel corso del tempo, nella pietra. Si tratta di una rappresentazione dell’inizio del paesaggio scenografico progettato da Christophe Gautrand. Il Chemin des Crayères, scolpito a mano per riprodurre gesti ancestrali, collega i diversi ambiti temporali che contraddistinguono la Maison, i ricordi del passato e una visione contemporanea che guarda al domani. Dal 2015 le Crayères sono state inserite nella lista del patrimonio mondiale dell’Unesco.
Nei giardini incontriamo la natura e creiamo una connessione con lei. Qui la storia di Ruinart e della regione Champagne si riflette in ogni dettaglio del paesaggio. Gli spazi esterni formano un percorso scenografico che risveglia i sensi e genera emozioni.
L’arte è onnipresente in molteplici forme. A partire dall’impronta culturale di Ruinart, l’arte plasma l’architettura, lo spirito e il ritmo di questo ambiente. Più che a un semplice momento di contemplazione i visitatori sono invitati a condividere una presa di coscienza collettiva. Il dialogo di Maison Ruinart con l’arte nasce dalla convinzione che l’arte abbia il potere di trasformare, illuminare e connetterci con gli altri e con noi stessi. Fin dalla sua fondazione, nel periodo dell’illuminismo, Maison Ruinart ha osservato la natura attraverso l’arte dello Champagne, influenzata dagli artisti che la Maison stessa sostiene e promuove.
Nel 1896 Ruinart commissionò ad Alfonso Mucha un manifesto per promuovere una delle sue cuvée, una novità assoluta per una maison du Champagne.
Oggi questo luogo, trasformato nel tempo, ospita i contributi di tanti artisti internazionali che condividono i valori ambientali di Ruinart. Le opere d’arte esposte illustrano la visione di Ruinart, dalla profondità delle cave di gesso ai terreni paesaggistici, dal cortile principale alle sale storiche.
Da sempre Ruinart produce vini elegantemente strutturati e armoniosi che, fin dagli anni Cinquanta, esaltano il vitigno Chardonnay simbolo della Maison. L’ultimo discendente della famiglia fondatrice, Bertrand Mure, era solito dire che “lo champagne è più di un semplice momento di degustazione”. Quando era alla guida della Maison, ha scelto di enfatizzare l’elegante semplicità e la freschezza aromatica delle uve Chardonnay per rivolgersi a una nuova generazione. Da allora gli chef de Caves della Maison hanno perfezionato la semplicità complessa che ancora oggi contraddistingue gli Champagne Ruinart, un equilibrio armonioso ottenuto con un preciso assemblaggio. Nel 2023, in una continua ricerca di un’evoluzione del sapere, la Maison ha presentato per la prima volta in vent’anni una nuova cuvée, Ruinart Blanc Singulier, che evidenzia come la più antica maison de Champagne del mondo abbia adattato il suo savoir fare all’impatto del cambiamento climatico sull’espressione aromatica dello Chardonnay.
Maison Ruinart lavora a stretto contatto con alcuni chef selezionati che nei loro ristoranti realizzano abbinamenti per ciascuno Champagne, invitando a nuove scoperte.
Nel corso dell’anno vengono organizzati numerosi eventi , dalle cene con partner di lunga data e lo chef pluristellato Arnaud Donckele, alle esperienze bistronomiche incentrate su Champagne specifici come il Ruinart Blanc Singulier. Questi momenti di condivisione sono anche un’occasione per rendere omaggio alle date fondamentali della maison, ma anche momenti conviviali quotidiani, come il pranzo del weekend, che reinterpreta il popolare brunch di Ruinart.
Da oltre vent’anni inoltre Ruinart si impegna per promuovere uno stile di vita sempre più sostenibile. Viticoltori e enologi di Ruinart sono stati testimoni in prima persona di un cambiamento climatico sempre più rapido. Le uve, raccolte anticipatamente, sono più dolci e meno acide. L’osservazione di queste caratteristiche ha portato la Maison a adattare il suo approccio, si sono rafforzati i legami con la viticoltura, anche adottando pratiche vitiforestali.
Nello storico vigneto di 40 ettari di Taissy, sulle montagne di Reims, sono stati piantati oltre 14 mila alberi su 4,4 km di siepi e 800 mq. di isolotti boscosi. Nel 2020 Maison Ruinart ha lanciato un’innovazione, un packaging di carta “second skin” dal design ecologico, nove volte più leggero delle confezioni precedenti.
Per celebrare la metamorfosi del sito è stata creata una versione Second Skin in edizione limitata per il 4 de Rue des Crayères, disponibile solo a Reims. Per la prima volta in venti anni la Maison ha presentato una nuova cuvée, basata su un savoir fare adattato all’impatto del cambiamento climatico sul profilo aromatico dell’uva. Ruinart Blanc Singulier è la singolare espressione dello Chardonnay rivelata dal cambiamento climatico.