Il mercato della locazione in Italia è caratterizzato da una serie di sfide e complessità che influenzano sia i locatori che i locatari. Nonostante una domanda elevata (oltre 700.000 richieste di locazione stimate da Nomisma nel 2023), esiste una significativa discrepanza tra l’offerta disponibile e la domanda effettiva. Infatti, circa l’11% delle abitazioni nel Paese rimane non utilizzato o non concesso in locazione, creando un mercato degli affitti non tanto saturo, ma piuttosto bloccato. L’elevata quota di abitazioni inutilizzate (o nelle disponibilità dei proprietari) associata all’accresciuta dimensione del mercato degli affitti brevi, specie nelle località turistiche, rappresenta la fotografia più realistica di un orientamento che rende sempre più difficile l’individuazione di soluzioni abitative in locazione a medio-lungo termine.
“L’adozione di strumenti innovativi come Affittabile può contribuire a migliorare la fiducia e la stabilità nel mercato degli affitti, garantendo un ambiente più equo e trasparente per tutti i partecipanti” – commenta Beatrice Rubini, Executive Director di Crif. “Come già avviene in altri paesi, va sottolineata l’importanza per gli affittuari di poter fare affidamento su un sistema che riconosca e certifichi la loro affidabilità economica e la sostenibilità degli impegni di spesa, aiutando ad influenzare positivamente i locatori e il mercato della locazione”.
I canoni d’affitto nelle grandi città italiane sono diventati talmente costosi da escludere single e famiglie monoreddito.
A sorpresa non è Milano quella meno accessibile per chi è alla ricerca di un bilocale in affitto. Il primato in questo senso spetta invece a Firenze. Immobiliare.it Insights, la proptech company del gruppo di Immobiliare.it ha infatti confrontato la cifra mensile che una persona dovrebbe allocare per l’affitto – non più del 30% del suo reddito medio netto – con il canone medio effettivamente richiesto per un bilocale nei grandi centri.
Nella città del David, infatti, il prezzo medio mensile richiesto per locare un appartamento con due stanze è di 1.066 euro, ma il budget per l’affitto a disposizione di un single in media non supera i 480 euro. Infatti, solo lo 0,5% dei bilocali in offerta sul mercato risulta accessibile a chi cerca da solo.
Segue Napoli, dove un affitto medio arriva a 850 euro al mese ma, dato il reddito medio del comune, la quota che un single può destinare alla locazione è di circa 415 euro, meno della metà. Non a caso l’accessibilità è inferiore all’1%.
Milano presenta il canone più elevato tra le città analizzate, oltre 1.320 euro al mese per un bilocale mentre il budget a disposizione del singolo, 650 euro, risulta assolutamente insufficiente.
“Confabitare è impegnata a migliorare la situazione abitativa in modo che tutti abbiano accesso a un alloggio sicuro. Nel mercato immobiliare attuale, un documento che mostra in modo oggettivo l’affidabilità di un potenziale conduttore può rappresentare la soluzione per ripristinare la fiducia tra le parti e rilanciare il sistema degli affitti, contribuendo a migliorare l’efficienza e la trasparenza del mercato” – aggiunge Alberto Zanni, Presidente nazionale di Confabitare.
In Italia, il 57% delle abitazioni è di proprietà e utilizzato come prima abitazione, le case destinate alla locazione sono circa il 10% dello stock immobiliare disponibile. Questo comporta una sostanziale scarsità di offerta che unita all’aumento generale dei prezzi degli ultimi due anni circa, ha determinato un aumento dei canoni di locazione (+2,1% nel 2023). Per i primi sei mesi del 2024, gli operatori prospettano un ulteriore calo del numero di compravendite, mentre sul versante della locazione le attese sono di stabilità, sia per i contratti che per i canoni. La perdita di potere d’acquisto, l’erosione della capacità di risparmio e il rialzo dei tassi applicati hanno spinto l’acquisto dell’abitazione fuori dai programmi delle famiglie tanto che, nel 2023, le difficoltà riscontrate dalle famiglie a finanziare l’acquisto di una casa hanno fatto spostare il 7,3% della domanda dall’acquisto all’affitto, accentuando la pressione sul comparto.
“L’Osservatorio Affitti è impegnato nel monitorare da vicino le dinamiche del mercato della locazione in Italia e nell’esplorare soluzioni mirate che consentano di affrontare concretamente le criticità presenti e rendere il mercato più fluido. Solo attraverso una collaborazione continua tra i diversi attori coinvolti, analisi continue e l’adozione di approcci innovativi possiamo creare un mercato degli affitti più sostenibile e accessibile per tutti”, conclude Luca Dondi dall’Orologio Amministratore Delegato di Nomisma.