Gucci in picchiata. Nel primo trimestre 2024 i suoi ricavi “diminuiranno di quasi il 20%”. Lo ha reso noto Kering, gruppo che possiede la griffe fiorentina, in un comunicato stampa che riporta le informazioni preliminari relative al primo quarter fiscale del 2024. Il colosso francese del lusso stima di chiuderlo con un calo del 10% rispetto all’analogo periodo del 2023. E rende noto che “il contributo positivo del consolidamento di Creed e l’impatto negativo sui cambi” influenzano i ricavi tra il -1 e il -2%.
L’alert di Kering
Si attendevano dati non positivi dal settore lusso vista anche la profonda crisi che sta attraversando la filiera produttiva italiana. Una crisi che, ora lo sappiamo, ha scalato l’iceberg arrivando fino alla punta. Kering ha diffuso un comunicato stampa che il sapore di un vero e proprio alert e che stima una diminuzione generale del suo giro d’affari di circa il 10% su base comparabile dei suoi ricavi consolidati nel primo trimestre del 2024 rispetto al 2023. “Kering si aspettava sarebbe stato impegnativo e le tendenze attuali” lo portano a prevedere una discesa delle entrate a due cifre.
A Parigi, il titolo del colosso francese guidato da François-Henri Pinault, cede il 13,86% e traina tutto il settore dopo il profit warning di ieri sera, comunicato a mercati chiusi.
Secondo gli analisti di Citi, Kering potrebbe subire una revisione al ribasso delle stime di consenso, mentre l’inversione di tendenza del suo marchio principale Gucci potrebbe essere più lenta del previsto.