Un anno con il segno più, nonostante le turbolenze del mercato immobiliare. Nel 2023 il gruppo immobiliare Covivio ha registrato un miliardo di ricavi consolidati e 648 milioni di ricavi di pertinenza del gruppo, in crescita del 2,4% a perimetro corrente e del 6,4% a perimetro costante.
Gli accordi di vendita siglati dal Gruppo nel 2023 ammontano a € 900 mln al 100% e a € 720 mln per la quota di pertinenza del Gruppo. Si registra una riduzione dell’indebitamento netto di quasi € 700 mln rispetto all’anno precedente e un risultato netto ricorrente in crescita del 1% nel 2023 nonostante la riduzione dell’indebitamento.
Forte impulso all’attività di asset management in tutte le asset class, con immobili a uso ufficio che hanno registrato un aumento del tasso di occupazione al 94,5% e immobili a uso residenziale con un’accelerazione della rinegoziazione dei canoni a +21%. Per quanto riguarda gli immobili a uso alberghiero, continuano le trattative con AccorInvest per consolidare gli immobili e le attività alberghiere detenuti congiuntamente.
La crisi immobiliare e del comparto uffici in particolare, asset class che ha maggiormente risentito dei cambiamenti dopo il Covid e ha visto scendere drasticamente le transazioni nell’ultimo anno, non ha impedito a Covivio di aumentare per i propri immobili a uso ufficio il tasso di occupazione al 94,5% e per gli immobili residenziali accelerare nella rinegoziazione dei canoni (+21%).
Spiegando la riduzione nella domanda di uffici seguita alla pandemia, Alexei Dal Pastro, ad del gruppo in Italia, ha sottolineato che «è un tema che esiste, ma gli edifici a soffrire di più sono quelli in zone periferiche e quelli datati. I nostri immobili stanno performando molto bene, grazie anche all’attenzione ai fattori Esg, segno della loro qualità».