Da un piccolo laboratorio a conduzione familiare a un modello di artigianalità e professionalità internazionale, Caffè Moak riunisce in sé il dinamismo di un’industria giovane con l’esperienza di un’eredità familiare, costruita nel corso degli anni da Giovanni Spadola, fondatore dell’azienda e suo attuale presidente.
Un sogno nato a Modica nel 1967 grazie a una tostatrice Petroncini e che oggi si concretizza in numeri da capogiro: almeno una Moak in cinquanta paesi diversi, dodicimila capsule prodotte all’ora, una quota export pari al 30% e oltre seimila clienti dell’industria alberghiera.
A testimoniare l’ascesa imprenditoriale della Moak contribuiscono anche i premi assegnati dalle autorità competenti, come il riconoscimento di Capitol 30, che inserisce l’azienda tra i novanta imprenditori pionieri del Made in Italy, e l’autorevole monografia Christmust, patrocinata dal Ministero degli Affari Esteri e riservata solo alle realtà commerciali più attente all’innovazione e alla sostenibilità; importante sono stati anche l’ingresso nel network internazionale di Elite e il seguente riconoscimento in quanto Impresa Vincente nel 2019, la partnership con ADI Design Index e la nomination per il Compasso d’Oro con il progetto My Music Coffee.
Il successo, però, non è tutto.
Ciò che contraddistingue Moak è l’impegno concreto in numerose iniziative a scopo benefico, artistico ed ecologico: una delle priorità più grandi dell’azienda, infatti, è la valorizzazione del talento personale.
Ne sono un esempio il concorso Caffè Letterario Moak, che premia ogni anno talenti emergenti nel mondo della scrittura narrativa, e la decennale collaborazione con l’associazione Amici di Cometa, dedita alla formazione, ad altissimo livello, per bambini e giovani in situazioni di svantaggio; Moak, inoltre, ha investito molte delle proprie risorse in campo artistico, come dimostra la loro linea di prodotti a tema musicale e un’attenta operazione di talent scounting , che dal 2015 dà voce a tanti artisti ancora poco conosciuti con un contest dedicato.
Per quanto riguarda la beneficenza, invece, Caffè Moak è stata partner dell’ultima edizione della Bobo Summer Cup, i cui proventi hanno aiutato la Fondazione Bambino Gesù per la ricerca e la cura dei tumori cerebrali infantili dell’Ospedale Pediatrico, e ha partecipato al concerto Love Mi, fortemente voluto da Fedez, che ha raccolto fondi per l’Associazione Andrea Tudisco, attiva da oltre 26 anni e con l’obiettivo di garantire il diritto alla salute dei bambini; sempre in campo medico e sociale, Moak ha collaborato con l’associazione Sole, per supportare madri e famiglie in difficoltà, e recentemente ha instaurato una nuova partnership con la Fondazione IEO – Monzino a favore della ricerca in campo oncologico.
La prossima iniziativa a cui parteciperà Moak sarà l’annuale cena di beneficenza a Villa d’Este, in programma per il 18 novembre e a supporto dell’organizzazione Amici per il Centrafrica Carla Maria Pagani e delle sue missioni in Repubblica Centrafricana.
Per l’occasione, l’azienda intende mettere all’asta alcuni dei suoi prodotti più iconici e pregiati, tra cui box con macchina per fare il caffè, caffè e tazzine; il ricavato di quest’operazione andrà a finanziare le missioni di Amici per il Centrafrica insieme a un sostanzioso contributo economico.
Una collaborazione sbocciata da un’affinità personale, come spiega Alessandro Spadola, Chief Executive Officer di Caffè Moak.
“L’intesa con Amici per il Centrafrica è nata, come tutte le cose più belle, in modo casuale. Durante un momento di confronto e scambio fra amici, in cui ci si racconta reciprocamente ed improvvisamente si scopre la voglia di creare connessioni fra professioni diverse, con l’intento comune di restituire ciò che di buono si è costruito a quelle fasce di società, vicine o lontane, che vivono in condizioni maggiormente sfavorevoli” dichiara il CEO, e aggiunge: “Uno dei valori più caro a Moak è certamente proprio questo: la restituzione. Non intesa come forma di mero assistenzialismo, ma piuttosto come fautrice di connessioni positive, volte alla costruzione di opportunità per coloro che hanno meno chance di altri.”