Le premesse c’erano tutte e la maison francese non ha deluso le aspettative.
Negli ultimi dieci anni Louis Vuitton ha abituato il fashion system a location esclusive e uniche per presentare la sua linea Cruise. Dopo Palm Springs, Rio, San Diego la maison francese è atterrata in Italia. L’Isola Bella, una piccola isola privata del Lago Maggiore appartenente ai Borromeo, si è vestita a festa per ospitare le magie e la narrazione esclusiva di Vuitton.
Gli ospiti sono arrivati sotto la pioggia battente dopo una breve traversata nelle loro barche e, forniti di uno scenografico ombrello trasparente, hanno preso posto nello splendido Palazzo Borromeo. Un parterre de Rois non indifferente: Cate Blanchett, Oprah Winfrey, Emma Stone, Jennifer Connelly, Lea Seydoux, Catherine Deneuve, Alicia Vikander e Pharrell, . Ma anche Chiara Ferragni con Fedez, Sabrina Impacciatore e poi le imprenditrici digitali Gabrielle Caunesil, Gala Gonzalez, Candela Pelizza, Valentina Ferragni, Erika Boldrin.
Il clima avverso dunque non ha fermato lo show, Nicolas Ghesquière, CEO creativo della donna Vuitton, ha mandato in passerella la “donna del lago”, una personificazione della sirena, figura quanto mai affascinante e misteriosa della letteratura che influenza la vita. “Pensavo a creature che uscivano dall’acqua e che si trasformano prendendo ispirazione dai fiori e dai decor di questa reggia”, dichiarerà post show.
La sfilata è iniziata sulle note della famosa aria del secondo atto de I Racconti di Hoffmann, quando l’automa Olympia canta e incanta il protagonista dell’opera dal gusto steampunk sottolineando quel rimando al fantastico a mondi paralleli.
Ogni look diventa il costume di scena di un film, le modelle che camminano con passo deciso indossano maschere e alti copricapi, i completi iniziali in tessuto tecnico hanno colli che ricordano quelli di creature marine e l’ispirazione acquatica è palese e resa bene nell’alternarsi di materiali spessi e materici con trasparenze e tulle. L’iper massimimalismo decorativo e l’essenzialità fluida e svelta delle linee urbane è come un bing bang che dà origine a un nuovo mondo. Un’esplorazione immaginaria e immaginifica, tutta da indossare.
Gli abiti finali sono come meduse pastello che attraversando la passerella improvvisata, si confondono con i colori tenui delle stanze sontuose.
Che sia stato il maltempo, le storie legate al lago o gli abiti dall’appeal misterioso ma glamour, la sfilata di Louis Vuitton all’Isola Bella è riuscita a trasportare gli ospiti in un mondo subacqueo, dal lusso alternativo.