Slow Food Italia e 16 protagoniste dell’industria tessile nostrana hanno messo a punto un progetto innovativo, capace di cambiare i modus operandi e i valori della produzione di materiali e tessuti.
Si chiama Slow Fiber, ed è definita dai suoi creatori come una risposta alla “dilagante moda della fast-fashion“.
Erede diretto della filosofia slow food, il progetto prevede di intervenire concretamente per ridurre l’impatto ambientale causato dall’industria tessile, oggi il quarto settore più inquinante di Europa, nonché terza per abuso d’acqua e nella top 5 per l’emissione di gas serra.
Slow Fiber ha l’ambizioso obbiettivo di rivoluzionare le modalità di produzione e consumo dell’industria tessile, agendo non soltanto da un punto di vista pratico, ma anche attraverso un’ottica di sensibilizzazione civica e culturale: come l’opposizione tra fast food e slow food, infatti, Slow Fiber intende contrastare ogni forma di spreco tessile e di pratica non ecosostenibile, promuovendo la biodiversità e un consumo consapevole.