Quando si parla dei 501 di Levi’s, storico e iconico marchio dei jeans, si delinea un’ascesa dalle stalle alle stelle, nonché un reset culturale unico nel suo genere, che continua a plasmare la nostra vita quotidiana e i costumi della società mondiale.
Tutti possiedono un paio di jeans, tutti li indossano o li hanno indossati, e il 150esimo anniversario dei 501 Levi’s sembra dimostrare che anche in futuro i jeans resteranno una componente importante dell’armadio di quasi tutto il mondo.
Nati nel 1873 come pantaloni da lavoro, i Levi’s prendono il loro nome dal fornitore principale di questo tessuto resistente e versatile, ossia il signor Levi Strauss, e nel corso della storia procedono ad assumere nuovi usi e a ricoprire ruoli molto differenti: dal lavoro manuale e al grande schermo con Marlon Brando in Il Selvaggio fino alle proteste degli anni ’60, per passare alla globalizzazione degli anni ’80, alle passerelle degli anni ’90 e all’attuale vita di tutti i giorni.
“Sin dalla sua invenzione nel 1873, questo tipo di jeans ha assunto una vita propria, diventando un’amata icona globale di cultura e stile duraturo”, spiega Karyn Hillman, chief product officer di Levi Strauss & Co. “Trasceso dal puro abbigliamento da lavoro utilitaristico a un’uniforme quotidiana adottata in ogni angolo del panorama culturale, attraverso più generazioni”.
Oggi il 150esimo compleanno dei 501 è un vero e proprio climax per Levi’s, che ha deciso di festeggiare in grande: una campagna originale, intitolata The Greatest Story Ever Worn – la più grande storia mai indossata, sottolinea l’impatto che i jeans continuano ad avere sulle vite di milioni di persone e si racconta attraverso tre cortometraggi, firmati da registi come Martin de Thurah, regista, sceneggiatore e fotografo danese, e Melina Matsoukas, che ha diretto i video musicali di grandi artisti come Beyonce, Jay-Z, Rihanna, Snoop Dog e Lady Gaga.