Gucci annuncia l’apertura di nuove boutique con prezzi da capogiro, riservate alla sua clientela più benestante: servizi personalizzati per i super-ricchi, che potranno ammirare, selezionare e acquistare alcune delle items più rare e pregiate di maison Gucci.
Una realtà per ultra-ricchi, e che sembra confermare le speculazioni sulla nuova direzione presa dal gruppo Kering: un ritorno al lusso, all’esclusività, all’eleganza senza tempo e una concezione datata di ricchezza; le maison sotto l’influenza del colosso parigino affronteranno una metamorfosi profonda, che le porterà al recupero dei loro codici più iconici.
Grazie alle parole di François-Henri Pinault, amministratore delegato del gruppo, è facile comprendere il valore economico e sociale che avranno i nuovi salons di Gucci.
“Nulla costerà meno di 40.000 dollari, e per l’alta gioielleria i prezzi arriveranno anche ai tre milioni di dollari” ha infatti dichiarato Pinault.
Gucci sembra voler mandare un chiaro messaggio all’industria, raccontando così la sua nuova ambizione: riposizionarsi sul mercato, mettendo al primo posto l’eccellenza e tralasciando l’inclusività commerciale che aveva plasmato e guidato l’era di Alessandro Michele.
Seppur l’identità firmata Sabato de Sarno sia ancora un mistero (le collezioni del direttore creativo si riveleranno, infatti, solo nel 2024), è più che probabile che molte delle sue creazioni diventeranno la prima serie di articoli disponibili nelle nuove boutique.