In estate la spesa per lo Shopping Tax Free nell’isola di Ischia e nella città di Napoli ha superato i valori del pre-pandemia. A riferirlo è stata Global Blue durante il webinar “Nuovi mercati, nuove rotte. Cos’è cambiato per il turismo e il retail di una destinazione come Ischia”, organizzato insieme a Ischia Is More.
Il dato è ancora più sensazionale se confrontato con la media italiana. Infatti, sull’intero territorio nazionale, i livelli del pre-Covid si sono superati solo a settembre. A Ischia e Napoli, invece, il recovery della spesa tax free ha seguito un trend crescente che già a luglio aveva fatto segnare una percentuale del 118%, per arrivare al 140% di settembre.
Tra i fattori determinanti di tale recupero vi è stato sicuramente il nuovo mix di nazionalità in ingresso, che ha saputo controbilanciare l’assenza di cinesi e russi. Su tutte quella americana, passata da valere il 18% del totale al 49%, e quella araba (dal 3% al 7%). Entrambe le nazionalità hanno più che raddoppiato la spesa tax free del pre-pandemia. Particolarmente interessante in prospettiva, inoltre, il bacino britannico (5%), che ha potuto accedere ai servizi tax free solo dal 2021, come conseguenza della Brexit.
L’allentamento delle restrizioni per i viaggi, una maggiore propensione a spostarsi e l’apertura di nuovi corridoi turistici – unite a condizioni più favorevoli come il tasso di cambio, gli effetti dell’aumento del prezzo del petrolio e una domanda a lungo repressa – hanno dunque favorito il maggior afflusso di americani e arabi, che hanno registrato scontrini medi record, rispettivamente di 1.325 euro (+55% rispetto al 2019) e di 1.401 euro (+59%).
All’analisi di Global Blue su Ischia quale meta di viaggio estiva si è poi sommata quella condotta da Lybra Tech – società del Gruppo Zucchetti che si occupa di tecnologie e analisi dei dati per il settore turistico – basata sui dati previsionali provenienti dai Booking Engine. Da quest’ultima emerge che più di un quarto (27,2%) delle ricerche di pernottamenti fatte nel 2022 per i soggiorni sull’Isola d’Ischia dal 1° Giugno al 30 Settembre sono state operate da stranieri: il mese maggiormente scelto è risultato essere agosto.
Confrontando Ischia con le altre destinazioni campane competitor, si nota inoltre come la permanenza media sull’isola sia la più alta: 4,9 giorni contro i 2,8 di Capri, i 3,3 della Penisola Sorrentina e i 3,4 della Costiera Amalfitana. A differenza delle altre mete, però, il flusso turistico di provenienza è per tre quarti italiano. Lybra Tech ha poi offerto anche uno sguardo previsionale al 2023. Negli ultimi tre mesi, infatti, le ricerche di pernottamento per il periodo 1° Aprile-30 Settembre 2023 risultano essere già alte, soprattutto per la stagione primaverile, con un picco in occasione del weekend del 2 giugno. La permanenza media è stimata sui 4,5 giorni, mentre è ribaltata la provenienza dei flussi turistici: al momento due su tre sarebbero stranieri.
“L’estate 2022 ha portato con sé due rilevanti trend, confermati anche per l’isola di Ischia. Da un lato il ritorno della spesa tax free ai livelli del pre-covid, talvolta superati. Dall’altro l’alta percentuale di arabi e – soprattutto – americani, che hanno saputo colmare il gap rappresentato dall’assenza di cinesi e russi. In prospettiva è necessario lavorare affinché tali bacini continuino ad essere protagonisti anche quando riprenderà definitivamente il traffico turistico dall’Asia”, ha affermato Antonella Bertossi, Partner Relationships & Marketing Manager di Global Blue.
“La stagione estiva 2022 è stata molto positiva per l’Aeroporto di Napoli che ha registrato valori sensibilmente più elevati che nel 2019 già a partire dal mese di aprile”, ha dichiarato Margherita Chiaramonte, Aviation Business Development Director Gesac Spa Aeroporti Napoli e Salerno.