La morte di Giovanni Gastel ha sconvolto il mondo dell’arte e dello spettacolo: 65 anni, un caso di COVID che ha segnato la sua fine prematura, e migliaia di scatti fotografici ad accompagnare per sempre il suo nome; Gastel ha realizzato nel corso della sua carriera alcuni dei ritratti più famosi della storia, catturando momenti di spontaneità e complicità di icone della moda (come la modella con vitiligine Winnie Harlow), essenziali figure politiche (un vero capolavoro lo scatto a Barack Obama) e personaggi del mondo dello spettacolo e dello sport.
Oggi la città di Milano, insieme ad Hines, celebra il ricordo di questa personalità artistica raffinata ed eclettica con una mostra open-air in via della Spiga, composta dalle 32 opere della collezione “Flowers“, visitabile fino al 4 Ottobre.
Così i ritratti dalla bellezza eterea, delicata e femminile di Gastel costellano una delle strade più importanti di Milano e creano un vero e proprio inno in nome dell’armonia, dell’estetica e della leggerezza.
“Siamo felici che, come per l’edizione di gennaio, anche questa fashion week veda il grande fotografo Giovanni Gastel come protagonista nella città che amava e che ha contribuito a rendere memorabile per l’immaginario collettivo della moda, ma non solo”, ha commentato Carlo Capasa, presidente di CNMI-Camera nazionale della moda italiana. “Con questa mostra, che risulta un dono per la città di Milano, proprio per la sua natura open air, continuiamo a celebrare un uomo, un fotografo, e per me un amico, straordinario“.
“Attraverso questa selezione di immagini, dedicata alla bellezza naturale dei fiori, ho cercato di raccogliere e restituire lo stile personalissimo di Giovanni Gastel”, ha affermato Denis Curti, curatore della mostra. “Uomo colto e raffinato, è riuscito lungo tutto il suo percorso artistico a creare immagini contemporanee, senza tempo. Qui, la natura è narrata attraverso un sentimento sensuale, eterno e senza confini. Flowers rappresenta una sintesi del suo senso estetico. Una dichiarazione sincera verso valori etici e di consapevolezza”.