L’Italia, scrigno di bellezze e tesori inestimabili, è però una terra molto colpita dal fenomeno della contraffazione e il settore dell’abbigliamento è quello più colpito. Secondo una ricerca dell’Agenzia delle Accise, delle Dogane e dei Monopoli sulle contraffazioni in Italia questa problematicità è in qualche modo giustificata.
Otto italiani su 10, secondo l’indagine, sono consapevoli e sanno di cosa si parla, ma sette di questi danno vita a meccanismi giustificativi e appoggiano l’acquisto di un prodotto contraffatto. La maggior parte degli articoli presi in considerazione appartengono alla categoria dell’abbigliamento e degli accessori con una percentuale del 13% che precede quella delle calzature con il 5%.
Seguono poi i giocattoli e gli articoli per lo sport con l’1,5%, che si somma a tutte le altre merceologie, generando il 20% degli articoli contraffatti ogni anno. Un grande danno per le imprese e pericoloso per i consumatori che in molti casi cadono in questa trappola del falso.
Tra il 2019 e il 2021 c’è un grande divario in termini di pezzi sequestrati: dai 3,5 milioni del primo anno, si passa ai 12 milioni del 2020 per poi toccare i 6,3 milioni nel 2021.
La speranza è che questi dati scendano ogni anno di più, per lasciar spazio ad un mercato sempre più sicuro e veritiero.