L’holding finanziaria si distingue anche quest’anno per la sua capacità di porre al centro dei suoi investimenti la sostenibilità, rendendo fattori ambientali, sociali e di governance, parte integrante della sua strategia di marketing. Il reporting ESG ha permesso all’azienda di focalizzarsi sul rinnovo del comitato esecutivo, nominando Bérangère Ruchat Chief Sustainability Officier e Jasmine Whitbread presidentessa del consiglio di Governance e Sustainability.
Il progetto è quello di permettere alle sue Maisons di continuare a crescere, riducendo al minimo l’impatto ambientale. Richemont si propone ,infatti, come si legge nel Rapporto annuale della sostenibilità 2022, di utilizzare il 100% di energia rinnovabile in tutti i suoi Luxury Brand entro il 2025. Mentre per quanto riguarda la gestione dei rifiuti, l’azienda si prefissa di eliminare PVC (cloruro di polivinile) da imballaggi e creazioni.
“Abbiamo continuato ad accelerare i nostri sforzi di sostenibilità per tutto l’esercizio 2022, raggiungendo i nostri obiettivi a breve, medio e lungo termine” dichiara Burkhart Grun, Chief Finance Officer. L’impegno del Gruppo svizzero si spinge ben oltre però, stanziando 42 milioni di euro per iniziative legate a investimenti sulla comunità, con particolare attenzione allo sviluppo sociale, economico, e del benessere.