La Galleria Borghese di Roma svela il suo programma per il 2022 con esposizioni di autori di periodi diversi ma avvicinati dall’obbiettivo di indagare il rapporto tra arte e paesaggio.
La direttrice della Galleria Borghese, Francesca Cappelletti, ha detto: “Il programma dell’anno prossimo è incentrato sul rapporto tra arte e paesaggio, centrale per comprendere il senso storico e anche attuale di un progetto come quello della Villa barocca, di cui la Galleria Borghese costituisce un esempio splendido e tutt’ora leggibile. I visitatori saranno portati a riflettere sulla natura culturale del paesaggio, su quanto l’ambiente circostante e i materiali della natura siano stati ispirazione e oggetto dell’attività degli artisti”.
A inaugurare il calendario di incontri è la mostra dossier Guido Reni a Roma. Il sacro e la natura presente dal 9 febbraio fino al 22 maggio. A cura di Francesca Cappelletti, l’esibizione, composta da varie pitture della contemporanea produzione dell’artista nell’ambito della committenza Borghese, mette un focus sull’opera Danza campestre (immagine in evidenza) ritorna nella collezione del cardinale Scipione Borghese solo un anno fa.
La galleria Borghese ha anche l’onore di ospitare la mostra dossier Tiziano. Dialoghi di Natura e di Amore avente come cuore principale la Ninfa con pastore di Tiziano, in prestito dal Kunsthistorisches Museum di Vienna nell’ambito di un programma di scambio culturale tra le due istituzioni. A cura di Maria Giovanna Sarti, l’esibizione è aperta a partire dal 15 giugno fino al 18 settembre.
Poi ancora, dal 25 ottobre al 29 gennaio un percorso dedicato alla pittura su pietra ospiterà la mostra Meraviglia senza tempo. Pittura su pietra a Roma nel Seicento. A cura di Francesca Cappelletti e Patrizia Cavazzini il pubblico potrà capire le origini di questo stile inventato da Sebastiano del Piombo.
A precedere i tre appuntamenti qui sopra elencati, a partire dal 4 gennaio fino al 7 febbraio, quindici opere arricchiranno le sale della Galleria. È l’iniziativa “I quadri scendono le scale” nata per valorizzare le pitture custodite nei depositi della Galleria. Si tratta di quadri con piccole dimensioni, principalmente della scuola fiamminga, che rappresentano figure e paesaggi, su tela o tavola, ma talvolta anche su rame.