La storica Ferraris Agricola è pronta a lanciare una nuova etichetta, testimone di uno dei progetti più lussuosi ma anche più difficili dell’azienda: il Castelletto di Montemagno Ruchè di Castagnole Monferrato Docg Riserva.
Le uve provengono dalle vigne del comune di Montemagno situato al confine con Viarigi.
L’idea nasce, in primis dalla volontà di riqualificare una zona particolarmente vocata e affascinante del territorio Ruchè, ma la vera mission è quella di creare un Cru in grado di sfidare i grandi rossi piemontesi.
“Un lungo lavoro di riqualifica, durato più di due anni” – racconta Luca Ferraris. “Si tratta di cinque ettari provenienti dall’accorpamento di sedici proprietà diverse in un’azione che è stata cercata e fortemente voluta per uno degli investimenti più importanti per la mia azienda, portando in etichetta una delle zone che considero tra le più prestigiose, con un grande potenziale e fascino dal punto di vista qualitativo.»
Una scelta fortemente voluta, simbolo di una visione green che punta a valorizzare il terroir non solo dal punto di vista produttivo, ma anche da quello enoturistico.
L’esposizione a sud-ovest, i terreni tufigeni e l’altitudine medio-alta dell’areale, sono il tres d’union perfetto che, anche grazie al microclima permettono di conservare l’eleganza ed equilibrio anche durante l’invecchiamento.
Il Castelletto di Montemagno, infatti può essere visto come un Cru del Ruchè Clàsic, e la scelta dell’etichetta e della bottiglia sposa a pieno questa tesi.
Dal punto di vista organolettico, il Montemagno si presenta come una veste rubino luminoso con un naso elegante e complesso. In sottofondo emergono toni di rovere perfettamente amalgamati in un tannino morbido ed elegante.