Lo Ied-Istituto europeo di design partecipa a Fashion graduate Italia di Piattaforma sistema formativo moda.
Lo show intitolato «Future starts slow» è stato affidato a otto talenti diplomati in Fashion design e alle loro capsule collection uomo, donna e genderless. Sono state portate in passerella con il sottofondo del brano Movimento diabolico di Marco Sciannamea, alunno di Sound design Ied Milano.
Kaì è la collezione di Chiara Autiero che ha disegnato un inno alla vita, un ritorno all’essenzialità dell’esistenza, di forme e colori. Placebo experiment di Paolo Belleri ci porta in un’atmosfera anestetizzata fatta di abiti bianchi che lascia all’osservatore la libera interpretazione di un finale aperto. Nós – pronome com função de sujeito di Dara Silva Bulleri racconta la volontà di celebrare l’eredità culturale afrobrasiliana secondo i suoi tipici canoni estetici e spiritual. Q=mc_t di Andrea De Simone crea una collezione che intende abbattere differenze culturali e sociali, elogiando la diversità individuale e l’unicità del singolo.
E ancora, Sèrac di Yoana Dimitrova parte dalla bellezza del monte Everest per realizzare capi ispirati alla fusione di natura e anima. Archivio di Alessia Giacchetta che identifica ogni individuo come un possibile archivio vivente, composto di storie, ricordi, sensazioni e oggetti che ne costituiscono la memoria personale. Lo spessore dell’aria di Valeria Nicoletti che sottolinea quanto negli ultimi mesi si sia identificato il nemico in qualcosa di invisibile e di come sia importante concentrandosi sulla bellezza dell’intangibile. Pantomime di Gaia Romoli che osserva come la pandemia abbia privato i volti dell’espressività e, per questo, in ogni outfit pone un accento su emozioni e stati d’animo.
«Questo 2021 ci consegna una Fashion graduate Italia in phygital edition. L’entusiasmo di Ied e dei nostri diplomati è grande: torna la corporeità delle collezioni unita ad un live streaming e ad un racconto video del making of girato dagli studenti. Se guardiamo al nuovo anno accademico, nonostante due anni di incertezza e Dad, il gruppo Ied sfiora la soglia dei 3000 studenti iscritti ai corsi dell’area Moda», racconta Emanuele Soldini, direttore Ied Italia.