A Venezia sulla Riva degli Schiavoni, a pochi passi dal ponte dell’Arsenale, il Gruppo Alpitour ha inaugurato Ca’ di Dio, nuovo progetto alberghiero della collezione VRetreats di VOIhotels.
Il Ca’ di Dio dispone di 66 camere, di cui 57 suite e 9 deluxe, è stato festeggiato con un opening party con performance dal vivo e giochi di luce. È figlio di un investimento di 25 milioni di euro da parte del Gruppo Alpitour e la sua inaugurazione arriva nonostante un periodo molto complesso per il comparto del turismo.
L’hotel è stato realizzato all’interno di un complesso che dal 1200 ha offerto ospitalità a pellegrini e donne in difficoltà. Oggi, nel rispetto della struttura e della sua storia, Patricia Urquiola, la designer e architetta spagnola, ha voluto dare un’altra vita a tutti gli spazi, all’insegna di una diversa idea di lusso e di un modo nuovo di rapportarsi con Venezia.
“È un’apertura che segna un passo decisivo per la nostra azienda – ha raccontato Paolo Terrinoni, amministratore delegato di VOIhotels -. Noi abbiamo iniziato da pochissimo a lavorare a questa collezione di alberghi, che più che alberghi di lusso vogliono essere un’introduzione alla bellezza delle destinazioni principali del nostro Paese. Questo posto rappresenta un po’ il complimento maturo di questo lavoro anche grazie a una location che dal punto di vista della rilevanza storica è straordinaria e dentro cui la genialità dell’architetto Urquiola che ha lavorato agli interni dell’albergo ha trasfuso l’anima e i colori e la bellezza di Venezia, dentro ogni particolare”.
“Sono tanti mesi che soffriamo – ha aggiunto il presidente di Alpitour World, Gabriele Burgio – sono tanti mesi che abbiamo passato in un tunnel senza luce in fondo, con un’incertezza totale, tanto dal punto di vista dei contagi quanto delle normative che cambiavano, quindi tantissimi problemi e devo dire che oggi per noi è un giorno un po’ di rinascita”.