Una rarissima raccolta di vetture Ferrari appartenenti al mito della Casa di Maranello sta per approdare al mercato delle aste, e già si profila come un evento globale del collezionismo automobilistico.
Tra i lotti protagonisti spiccano capolavori del Cavallino quali la Ferrari F40, la Ferrari F50, la Ferrari Enzo e persino due esemplari della Ferrari LaFerrari (uno coupé, uno Aperta). Tutte vetture con percorrenze incredibilmente contenute: ad esempio, per la F50 (“mercato USA”) il contachilometri segna appena 404 km.
È immediatamente evidente che siamo di fronte a pezzi che vanno ben oltre la pura automobilia, diventando oggetti d’arte, investimento e passione contemporaneamente. Il mercato se ne è accorto: ogni “chilometro zero” diventa un riferimento per la valutazione delle supercar storiche.
Nel mondo delle auto da collezione il principio è semplice (ma non facile): meno chilometri, più “incontaminata” è la vettura, più il valore potenziale cresce. Questa collezione risponde a entrambi i criteri — e con modelli tra i più iconici di sempre della Ferrari.
Da segnalare alcuni dettagli:
- Le due F40 sono entrambe versioni USA – 213 esemplari totali per quel mercato, con paraurti maggiorati per omologazione NHTSA. Un esemplare della stessa tipologia è già stato battuto a circa €3,4 milioni.
- La F50 “USA” inserita nella collezione ha percorso solo 404 km. Il record storico per una F50 si aggira sui €7,96 milioni con 8.000 km.
- Le due LaFerrari – coupé a 252 km e Aperta a 154 km – testimoniano che si tratta davvero di vetture consegnate e utilizzate pochissimo.
L’asta verrà celebrata da Mecum Auctions a Kissimmee agli inizi del 2026, nell’ambito di una collezione più ampia (46 Ferrari) tramandata con cura maniacale, originalità preservata al massimo e livree speciali.
Per il collezionismo significa una doppia opportunità: da un lato l’acquisto di pezzi che storicamente crescono nel valore; dall’altro, una fotografia aggiornata dello stato di salute del mercato delle supercar d’élite.
Qualche nota per l’appassionato
- Chi cerca “investment car” deve considerare che l’esito dell’asta non dipenderà solo dal modello, ma dalla rarità della specifica, dallo stato conservativo, dalla documentazione e dal chilometraggio.
- Il colore “Giallo Modena” appare ricorrente nella collezione, segno distintivo e curata scelta estetica dei collezionisti.
- È il momento giusto per studiare i valori di mercato: vetture che ridefiniscono i record aiutano ad ancorare le valutazioni future.
- Non si tratta solo di “auto da guidare”: molti acquirenti di questi modelli li considerano “custodie da ideale” — conservati, mostrati, non necessariamente usati quotidianamente.
La messa all’asta di questa raccolta Ferrari rappresenta non solo un evento per pochi élite ma un momento chiave per tutti gli appassionati. È la celebrazione di un brand che ha saputo coniugare tecnica estrema, bellezza estetica e desiderio collettivo. In un mondo in cui l’“esperienza” conta sempre più, queste vetture incarnano l’essenza della passione automobilistica italiana e globale.


