Nel cuore della Brianza, tra i profumi raffinati e le atmosfere eleganti della ristorazione d’eccellenza, si è acceso un gesto concreto di impegno sociale. A partire da ottobre, il territorio di Monza ospita l’iniziativa “Chef for Women” – un progetto che abbraccia la solidarietà e la responsabilità civile attraverso la gastronomia.
Promossa dal Comitato monzese della Croce Rossa Italiana, in partnership con il network d’eccellenza locale del gruppo “Eccellenze Monzesi”, la campagna punta a sostenere “Mattoni di Speranza”, un progetto di housing sociale che mira a fornire a donne vittime di violenza un percorso di reinserimento e autonomia.
Guidata da sette chef e maestri della cucina di Monza – citati, tra gli altri, gli chef Vincenzo Butticè e Salvatore Butticè del ristorante Il Moro, Lorenzo Sacchi (una Stella Michelin de Il Circolino), Corrado Scaglione dell’Enosteria Lipen, Roberto Conti, Fabio Silva e Giuseppe Silvestro.
Durante la cena di rappresentanza – tenutasi il 27 ottobre – i protagonisti hanno presentato un menù etico-solidale, pensato per trasformare ogni piatto in un gesto di sostegno. Nei ristoranti aderenti, per tutto il mese di novembre, sarà proposto un piatto solidale del quale una parte del ricavato sarà destinata al progetto.
Il fine: “Mattoni di Speranza”
Il nome del progetto parla da sé: non solo un sostegno momentaneo, ma la costruzione di un percorso vero e duraturo. Il piano elaborato dalla Croce Rossa di Monza prevede la ristrutturazione del terzo piano della sede in via Pacinotti per realizzare tre appartamenti destinati a ospitare donne vittime di violenza e, accanto al rifugio, percorsi di formazione, accompagnamento al lavoro e recupero dell’autonomia.
Come sottolineano gli organizzatori, l’iniziativa è «molto più di una semplice raccolta fondi: è una chiamata collettiva all’azione».
Perché la scelta della ristorazione?
L’idea di coinvolgere il mondo della cucina d’eccellenza risponde a una visione doppia. Da un lato, l’alta gastronomia attrae, emoziona, dà visibilità; dall’altro, serve da veicolo simbolico per trasformare convivialità e gusto in strumenti di impegno sociale. A Monza, gli chef prestano non solo i loro talenti, ma la loro voce per sensibilizzare la comunità locale sulla violenza di genere, problema ancora gravissimo nell’oggi.
“Chef for Women” rappresenta un modello di bontà su più livelli: gastronomico, sociale, educativo. A Monza, la tavola diventa simbolo di rinascita e insieme comunità, e ogni piatto ordinato offre non solo sapore, ma un mattoncino in più per costruire speranza.


