Giorgio Armani, per il suo essere da sempre un vero e proprio modello di sartorialità, eleganza e originalità e, più in particolare, “per la sua personalità straordinaria che ha fissato un’inconfondibile impronta su un’epoca e che, ancora oggi, lo rende l’icona italiana per eccellenza nel mondo”, ha ricevuto lunedì 18 gennaio, nel corso di una diretta streaming dall’Università Bocconi di Milano, l’ambito Premio Parete 2020.
Si tratta di un riconoscimento dall’estremo valore simbolico, ideato nel 2017 da Donato Parete per ricordare il forte impegno del padre Ermando Parete (1923-2016), tra i pochi superstiti del campo di sterminio nazista di Dachau, nella preservazione della Memoria della Shoah, e assegnato annualmente ad una personalità di rilievo del mondo imprenditoriale in grado di incarnare i valori dell’eccellenza, dell’intraprendenza e dell’ottimistica laboriosità. Esso è stato ricevuto fino ad oggi da tre persone, Vittorio Colao nel 2018, Giovanni Tamburi nel 2019 e di recente, per l’edizione 2020, da Giorgio Armani.
“Ermando Parete rappresenta il coraggio e la Memoria, e sappiamo bene che senza Memoria non può esserci futuro e nemmeno innovazione. Senza ricordo di quello che è stato non si può costruire nulla, perché ci vogliono le fondamenta o tutto crolla. Proviamo a chiederci che cosa sia necessario avere, cosa vogliamo davvero essere, per lasciare alle future generazioni un mondo più vivibile”, questa la recente dichiarazione di Re Giorgio, ricca di senso e valore comunitario.