Un austero completo blu, uno sfondo familiare a tutto il mondo, e uno sguardo serio, affaticato dalle responsabilità.
Questo il ritratto di Re Carlo III mentre approccia il suo primo Christmas speech, il discorso di Natale rivolto a tutti i sudditi del Regno Unito: un momento storico, che circa settant’anni fa inaugurò anche l’inizio del regno della Regina Elisabetta II, storica monarca e figura insuperabile, che ancora veglia sulla famiglia Windsor; ora è il turno di Carlo parlare al proprio popolo dalla suggestiva location della St George’s chapel, dove riposa la madre.
Il discorso del re inizia proprio ricordando Elisabetta II, mancata questo settembre.
“Il Natale è un momento particolarmente toccante per chi ha perso i propri cari”, ha affermato. “Sentiamo la loro assenza ad ogni svolta familiare della stagione e li ricordiamo in ogni amata tradizione”.
Carlo non siede alla scrivania, come era solita fare la madre, ma è in piedi, circondato dalle candele e dall’albero di Natale preparato all’interno della cappella. Il resto del suo messaggio al popolo inglese ricalca la struttura e i temi dei discorsi del passato, recuperano il leitmotiv del dovere inesauribile che tutta la casa Windsor deve sostenere nei confronti del paese e della Corona.
Elegante e impeccabile, il suo debutto non è l’unica novità che scuote l’esistenza apparentemente immutabile della royal family: quest’anno, infatti, la famiglia si è di nuovo riunita in occasione della messa natalizia nel Norfolk, un momento essenziale in cui anche William e Kate hanno presenziato in qualità di principi del Galles per la prima volta in assoluto.