Il settore degli orologi di seconda mano è in crescita continua. E, secondo Deloitte, è destinato ad aumentare tanto da conquistare la metà del mercato.
Secondo questo report il mercato dei secondi polso aumenterà del 75% entro il 2030, infatti le vendite attuali si aggirano intorno ai 20 miliardi di franchi svizzeri, ma in futuro toccheranno quota 35 miliardi.
Il vero dato che, come si dice in questi casi lascia a bocca aperta, riguarda i più giovani. Infatti, saranno loro gli acquirenti attratti da un lato dai prezzi più convenienti rispetto al nuovo, dall’altro dalla possibilità di fare investimenti.
Questo trends ha portato i prezzi dell’usato a livelli record per maison come Rolex, Patek Philippe e Audemars Piguet. Oltre alla tendenza giovanile, ad aiutare il mercato del secondo polso ci sono altri motivi. Come per esempio il desiderio di possedere modelli di culto non più in produzione oppure l’impossibilità di trovare alcune novità causa le lunghe liste d’attesa per la produzione limitata.
L’analisi di Deloitte prevede una crescita del numero di pezzi venduti online rispetto a quelli dei negozi fisici, nonché uno spostamento dei marchi verso prodotti più costosi. A quanto dice lo studio le stesse Maison approverebbero lo sviluppo del mercato dell’usato. Il 70% dei dirigenti intervistati pensa infatti che l’incremento delle vendite di orologi di seconda mano abbia effetti positivi sulla reputazione dell’azienda stessa.