La presentazione della nuova stagione del Teatro alla Scala è stata affidata a Fortunato Ortombina, che dal 17 febbraio 2025 ricoprirà il ruolo di sovrintendente. Il cartellone lirico si apre il 7 dicembre con un’opera di forte impatto emotivo: “Lady Macbeth del distretto di Mtsensk” di Dmitrij Šostakovič. Composta nel 1934 e ispirata al racconto di Leskov, l’opera divenne simbolo della tensione tra libertà artistica e potere politico, dopo la censura subita nel 1936 da parte della Pravda, presumibilmente su impulso di Stalin. Per commemorare i cinquant’anni dalla morte del compositore, Riccardo Chailly — alla sua ultima stagione scaligera — dirigerà la produzione con la regia di Vasily Barkhatov. L’inaugurazione, trasmessa in diretta su Rai1, apre una stagione ambiziosa e dal forte contenuto culturale.
Tra i momenti salienti della programmazione, spicca il doppio ciclo integrale del “Ring” wagneriano sotto la bacchetta di Alexander Soddy e Simone Young, con la regia di David McVicar. I quattro drammi sono già sold out in abbonamento e promettono una visione ricca e stratificata delle origini mitologiche e teatrali dell’opera.
Aprile 2026 segna il centenario della prima assoluta della Turandot di Puccini, che fu diretta da Toscanini proprio alla Scala. L’opera tornerà in scena con la direzione di Nicola Luisotti, nell’allestimento firmato da Davide Livermore nel 2024 per il centenario della morte del compositore.
Attesissimo è anche il debutto scaligero di Romeo Castellucci, che curerà la regia di Pelléas et Mélisande di Debussy. La direzione musicale sarà affidata a Maxime Pascal, in sostituzione di Daniele Gatti, che ha annullato i suoi impegni in seguito alla nomina di Myung-Whun Chung come futuro direttore musicale a partire dal 2027.
Tra le novità anche una nuova produzione di “Nabucco” con Riccardo Chailly sul podio e voci d’eccezione come Anna Netrebko e Luca Salsi. Myung-Whun Chung, invece, salirà sul podio per “Carmen” di Bizet, mai diretta prima alla Scala, in un allestimento ideato da Damiano Michieletto in collaborazione con il Covent Garden e il Teatro Real.
La stagione lirica si chiude con “Faust” di Gounod, diretto da Daniele Rustioni con la regia di Johannes Erath. In scena, Marina Rebeka e Vittorio Grigolo.
Le riprese comprendono grandi classici italiani: “Lucia di Lammermoor” diretta da Speranza Scappucci, la storica “Traviata” di Liliana Cavani, e “L’elisir d’amore” per il Progetto Accademia, con debutti importanti come quello del direttore Marco Alibrando e della regista Maria Mauti.
Una nuova era per il Balletto della Scala sotto la guida di Frédéric Olivieri
La stagione del balletto, la prima con Frédéric Olivieri alla direzione, si apre con il classico “La Bella addormentata”, a cui seguono “Don Chisciotte” nella versione di Rudolf Nureyev e “Giselle” con la coreografia di Yvette Chauviré. Grande spazio viene dato anche alla danza contemporanea.
A marzo, il trittico composto da “Chroma” di Wayne McGregor, “Dov’è la luna” di Jean-Christophe Maillot e “Minus 16” di Ohad Naharin porta sul palco tre visioni coreografiche di grande forza e originalità, mai viste prima al Piermarini.
Nel 2026 debutta alla Scala anche il celebre “Alice’s Adventures in Wonderland” di Christopher Wheeldon, già acclamato in altri contesti ma mai rappresentato qui.
Un omaggio a Stravinskij unisce “Apollo” di George Balanchine e la potente “Sagra della Primavera” nella celebre versione di Pina Bausch, un evento atteso che segna il ritorno della coreografa tedesca dopo oltre 40 anni.
Confermata anche la doppia serata del Gala Fracci, tributo alla storica étoile milanese.
La Stagione Sinfonica: grandi nomi e appuntamenti imperdibili
Sarà Daniel Barenboim ad aprire la stagione sinfonica il 17 novembre con un programma dedicato a Beethoven, accompagnato dalla violinista Lisa Batiashvili. Riccardo Chailly, che concluderà il suo incarico nel 2026, proporrà brani di Hindemith, Gershwin e Bruckner, oltre a un’esecuzione speciale della Messa da Requiem di Verdi.
Myung-Whun Chung dirigerà un concerto dedicato a Beethoven e Brahms. Altri nomi di spicco includono Esa-Pekka Salonen, Michele Mariotti, Daniele Rustioni e Lorenzo Viotti, quest’ultimo con la Messe de Sainte-Cécile di Gounod per il concerto natalizio.
Tra le orchestre ospiti figurano la Filarmonica Ceca, la Budapest Festival Orchestra, la Bayerische Rundfunk con Sir Simon Rattle e il Monteverdi Choir guidato da Christophe Rousset.
Numerosi anche i recital vocali e pianistici, con interpreti come Juan Diego Flórez, Marina Rebeka, Beatrice Rana, Yefim Bronfman, Hélène Grimaud, Arcadi Volodos e molti altri.
Attività per le nuove generazioni e approfondimenti culturali
Il programma educativo si arricchisce con una versione per ragazzi de “L’elisir d’amore”, oltre a spettacoli e concerti didattici ideati da Mario Acampa per bambini e studenti delle scuole secondarie. Completano la proposta numerosi incontri di approfondimento, conferenze e presentazioni presso il Museo Teatrale e il Ridotto dei Palchi.