Organizzata dalla Pinacoteca di Brera in collaborazione con il Comune di Arcore e curata dalla storica dell’arte Marina Gargiulo, la rassegna presenta per la prima volta al pubblico 25 opere del Novecento Italiano, confiscate dalla Corte di Appello di Milano e assegnate a importanti istituzioni museali: la stessa Pinacoteca di Brera, il Museo del Novecento di Milano, il Complesso Monumentale della Pilotta di Parma, la Galleria d’Arte Moderna di Torino, la Galleria Internazionale “Ca’ Pesaro” di Venezia e la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma. Le opere saranno temporaneamente custodite presso Villa Borromeo d’Adda ad Arcore, per poi essere consegnate ai rispettivi musei al termine dell’esposizione.
La mostra è il risultato di una vasta operazione che ha coinvolto la Guardia di Finanza, il Nucleo PEF di Milano e i Carabinieri, portando alla confisca di 52 opere d’arte moderna e contemporanea appartenenti a un collezionista privato. Tra gli autori figurano nomi di primo piano del Novecento italiano, come Enrico Castellani, Piero Dorazio, Renato Guttuso, Mario Schifano, Mimmo Paladino, Filippo de Pisis e Giuseppe Capogrossi.
L’istruttoria per la selezione delle opere è stata condotta dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Milano, sotto la guida dell’architetto Emanuela Carpani, con la collaborazione delle dottoresse Roberta Gnagnetti e Giulia Valcamonica. Sono state così individuate 25 opere di rilevante valore storico e artistico, ritenute idonee a entrare a far parte delle collezioni pubbliche.
Considerata l’importanza dei lavori e l’inadeguatezza dell’Ufficio Corpi di Reato del Tribunale di Milano alla loro conservazione, la Corte di Appello di Milano, accogliendo la disponibilità del Direttore Generale della Pinacoteca di Brera, Palazzo Citterio, Biblioteca Braidense e Cenacolo Vinciano, Angelo Crespi, e in accordo con il Sindaco di Arcore, Maurizio Bono, e l’Assessore Nicolò Malacrida (delegato alla Villa Borromeo), ha deciso di depositare temporaneamente le opere nella storica villa, scelta anche per le sue caratteristiche idonee alla tutela e alla corretta conservazione delle opere d’arte.
Nel 2024, la Pinacoteca di Brera ha sottoscritto un protocollo d’intesa con il Comune di Arcore, volto alla valorizzazione del patrimonio culturale condiviso. L’accordo prevede iniziative congiunte, tra cui il prestito di opere conservate nei depositi della Pinacoteca e l’organizzazione di mostre temporanee presso Villa Borromeo d’Adda, con l’obiettivo di arricchire l’offerta culturale delle due istituzioni.
A titolo precauzionale e preliminare, le opere sono state sottoposte a interventi manutentivi curati dal Laboratorio di Restauro della Pinacoteca di Brera, sotto la direzione di Andrea Carini e con il contributo dei restauratori Valentina Balconi, Paola Borghese, Sofia Incarbone e Ilaria Negri. Questi interventi hanno mirato al pieno recupero dei valori estetici e artistici delle opere.
Al termine della mostra, i lavori verranno consegnati ai musei assegnatari, segnando un passo importante nella valorizzazione del patrimonio artistico nazionale. L’iniziativa anticipa future rassegne pubbliche in spazi di prestigio come Villa Borromeo d’Adda, destinata a diventare un centro espositivo d’eccellenza e un punto di riferimento per progetti culturali di ampio respiro.