Nelle suggestive colline delle Langhe, il vino rappresenta non solo un prodotto d’eccellenza, ma anche una testimonianza di tradizione, passione e radici profonde. Quest’anno, ventitré cantine al femminile hanno deciso di trasformare questa eredità in un messaggio di solidarietà, unendosi per sostenere R-Women, un progetto dell’Associazione Culturale Sapori Reclusi che, attraverso la fotografia, racconta la resilienza e la forza delle donne afghane.
R-Women non è solo un viaggio nelle vite di queste donne coraggiose, ma rappresenta anche una riflessione più ampia sulla discriminazione femminile nel mondo e sulle ingiustizie di genere ancora persistenti. Un dialogo tra mondi lontani che trova nel vino un ponte di solidarietà, consapevolezza e condivisione.
Il progetto fotografico R-Women, curato dai fotografi Davide Dutto e Manoocher Deghati, raccoglie settanta immagini Fine Art di dodici fotografi internazionali, tra cui il vincitore del Premio Pulitzer Massoud Hosseini. Un viaggio visivo che illumina realtà spesso taciute, dando voce a chi non ce l’ha. L’esposizione verrà inaugurata il 7 giugno presso la sede centrale della Banca d’Alba ad Alba e sarà accompagnata da incontri con attivisti ed eventi culturali.
L’Associazione Culturale Sapori Reclusi, nata nel 2010 grazie all’esperienza del fotografo professionista Davide Dutto, unisce la passione per il cibo e la fotografia con l’impegno sociale. Il cibo è per Sapori Reclusi un pretesto per entrare laddove solitamente si trovano barriere fisiche o mentali, per ascoltare e capire le persone al di là di stereotipi e preconcetti.
“Il nostro vino è una storia che si beve, un racconto di fatica e dedizione”, afferma una delle produttrici coinvolte. “Oggi, vogliamo che questo racconto si intrecci con quello delle donne che lottano per la loro libertà. Gli stessi valori che ci sono stati tramandati dalle nostre madri e nonne, oggi si traducono in un gesto concreto di sostegno”.
“Conosciamo la forza della vite che cresce anche nei terreni più difficili”, racconta un’altra produttrice. “Ed è la stessa forza che ritroviamo nelle vite di tutte le donne che non smettono di lottare”.
Questo progetto rappresenta un esempio tangibile di come la cultura del vino possa farsi portavoce di tematiche sociali importanti, creando un legame tra le colline delle Langhe e le terre lontane dell’Afghanistan, unendo storie di resistenza, coraggio e solidarietà femminile.
Le cantine che hanno aderito al progetto includono nomi di rilievo del panorama vinicolo delle Langhe, tra cui: Domenico Clerico, Sandrone Luciano, Poderi e Cantine Oddero, Conterno Fantino, Albino Rocca, Ettore Germano, Rizzi, Lalù, Adriano Marco e Vittorio, Gaudio, Francesco Rinaldi & Figli, Sottimano, Elio Altare, Giuseppe Cortese, Tibaldi, Virna Borgogno, Tenuta Carretta, Anna Maria Abbona, Giuseppe Rinaldi, Paola Sordo, Castello di Verduno, Poderi Colla e Poderi Marcarini. Questa adesione dimostra come la cultura del vino possa diventare anche cultura della solidarietà.