L’industria della moda è scossa da un annuncio inatteso: dopo aver ridefinito l’identità di Balenciaga, Demna Gvasalia assumerà la direzione creativa di Gucci. Il designer georgiano concluderà il suo percorso con la maison spagnola con un’ultima sfilata d’alta moda il 6 luglio, per poi intraprendere questa nuova avventura. Non è ancora stato rivelato quando debutterà ufficialmente con la sua prima collezione per la casa fiorentina, ma la sua nomina segna una svolta storica: per la prima volta, Gucci affida la sua visione estetica a una figura già consacrata, rompendo con la tradizione di talenti emergenti che in passato hanno rivoluzionato il marchio.
Da anticonformista a leader della moda
Nato in Georgia nel 1981, Demna ha esordito sulla scena fondando nel 2014 Vetements, un collettivo che ha conquistato rapidamente notorietà grazie a un’estetica provocatoria e irriverente. Nel 2015 è stato scelto per guidare Balenciaga, trasformandolo in uno dei brand più discussi e influenti del settore. Il suo stile ibrido, capace di fondere streetwear e haute couture, ha generato tendenze e controversie: dalle celebri Triple S, le sneakers oversize che hanno diviso il pubblico, alla celebre shopper blu che ricordava le borse Ikea, rivisitata in chiave lusso. La sua capacità di sovvertire le regole della moda gli ha garantito un posto di rilievo tra i creativi più influenti dell’ultimo decennio.
Gucci e la sfida del rilancio
Il suo ingresso in Gucci arriva in un momento cruciale: dopo anni di crescita esponenziale sotto la direzione creativa di Alessandro Michele e la gestione di Marco Bizzarri, il brand ha subito un rallentamento significativo. Nel 2022, con l’uscita di Michele, il marchio ha registrato una contrazione delle vendite, arrivando a perdere il 23% nell’ultimo anno e riducendo i ricavi a 7,7 miliardi di euro. Demna avrà il compito di imprimere una nuova direzione, bilanciando la sua estetica dirompente con l’eredità e il pubblico affezionato di Gucci.
Un nuovo capitolo nella storia della maison
Negli anni, Gucci ha affidato la sua direzione creativa a stilisti capaci di ridefinire il marchio, spesso puntando su talenti interni o figure meno conosciute, che hanno però lasciato un’impronta indelebile nella storia della maison.
Nel 1994, Tom Ford ha preso le redini di un Gucci in crisi e lo ha trasformato in un’icona di sensualità e glamour. Con il suo stile audace e provocatorio, ha rilanciato il brand, facendolo diventare un punto di riferimento della moda internazionale.
Nel 2006, è stata la volta di Frida Giannini, che ha introdotto un’estetica più romantica e sofisticata. Il suo tocco raffinato ha contribuito a un incremento esponenziale del fatturato, portandolo a triplicarsi sotto la sua guida.
Nel 2015, l’ascesa di Alessandro Michele ha segnato una svolta radicale: il suo stile eclettico e rétro ha reso Gucci un fenomeno culturale, attirando una nuova generazione di appassionati di moda e riportando il marchio al centro dell’attenzione globale.
Infine, nel 2023, Sabato De Sarno ha assunto la direzione creativa con l’obiettivo di portare una visione più essenziale e sofisticata, dopo esperienze in case di moda come Valentino e Prada. Tuttavia, il suo percorso alla guida della maison è stato di breve durata.
Con l’arrivo di Demna, Gucci si prepara ora ad aprire un nuovo capitolo della sua storia, affidandosi per la prima volta a un direttore creativo già affermato nel panorama internazionale.
Ora, con Demna alla guida, Gucci si appresta a scrivere una nuova pagina della sua storia. Il suo stile sovversivo e visionario saprà conciliarsi con l’identità della maison? E riuscirà a rilanciare il marchio in un panorama sempre più competitivo? Il futuro della doppia G è tutto da scop