Edificio simbolo del boom economico e della Milano sulla via della ricostruzione, la Torre Velasca ne ha cambiato lo skyline e ha incarnato il primo esempio di grattacielo all’italiana. A questa monumentale impresa architettonica, attualmente oggetto di un importante lavoro di restauro e rigenerazione urbana guidato da Hines, è dedicato il focus dal titolo La Torre Velasca dei BBPR, a cura del Centro Archivi MAXXI Architettura, in mostra dal 25 ottobre 2024.
Il meticoloso lavoro di catalogazione e studio portato avanti dal Centro Archivi del MAXXI Architettura – reso possibile grazie al comodato d’uso dell’archivio BBPR – mette in luce, dettaglio per dettaglio, la storia di un edificio simbolo dell’architettura italiana degli anni ‘50. I veri protagonisti sono infatti i materiali d’archivio: una ricchissima collezione di fotografie, migliaia di elaborati grafici e documenti che ripercorrono le tappe della Torre Velasca, dalle fasi iniziali alla lettera di incarico, dagli studi preliminari per torri che non sarebbero mai nate all’inizio del cantiere, fino allo studio degli interni e i particolari degli arredi.
I materiali d’archivio coesistono e si integrano per tutto il percorso espositivo con altri due livelli di narrazione paralleli, uno virtuale e uno tattile, funzionali all’approfondimento di specifiche tematiche restituite al pubblico con linguaggi nuovi.
Lorenza Baroncelli, Direttore MAXXI Architettura e Design contemporaneo: «La torre Velasca dei BBPR segna la conclusione della prima fase di catalogazione e archiviazione dei materiali dello studio BBPR ricevuti in comodato nel 2021, oggi resi consultabili e accessibili a tutti. La mostra consente inoltre di accogliere in un unico sguardo i documenti del fondo MAXXI e quelli provenienti da archivi di altre grandi istituzioni, come il Centre Pompidou e l’Archivio Centrale di Stato».
Entrando in mostra si ripercorre la storia della Torre, dalle prime suggestioni progettuali fino alla sua costruzione: foto storiche del cantiere testimoniano la sua realizzazione avvenuta in soli nove mesi e venti giorni. Nel cuore della sala, ispirata ai BBPR, una quinta abbraccia il modello originale della Torre Velasca, importante prestito del Centre Pompidou. Le sezioni in mostra intrecciano tra loro, attraverso i materiali d’archivio, l’artigianalità dell’opera con le strutture, le dimensioni, i dettagli e la fortuna critica, mentre una sezione fotografica documenta l’intervento di restauro e rigenerazione urbana attualmente in corso.
Per completare l’esperienza, è stato creato un percorso accessibile e phygital con Velasca Touch e Velasca Virtual. Questi includono episodi di realtà aumentata, realtà virtuale e dispositivi tattili, sviluppati nell’ambito del progetto di accessibilità MAXXIperTUTTI. Il percorso permette di esplorare i temi della Milano in crescita verticale e la ricerca strutturale della Torre, mantenendo un’immersione costante nell’archivio.