Il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, ha incontrato questa mattina a Milano i vertici della Camera nazionale della Moda italiana. La ‘Camera’ è una associazione no-profit che rappresenta oltre 300 marchi italiani di alta qualità che danno lavoro a 60mila aziende e a circa 600mila addetti nell’industria e nel terziario.
«La moda è la seconda industria in Italia con oltre 100 miliardi di fatturato, di cui 90 di esportazioni», ha esordito il presidente Capasa «e questo incontro, particolarmente sentito da parte di Cnmi, può segnare l’inizio di un percorso condiviso per consolidare le sinergie tra Camera nazionale della moda italiana, il Ministero degli affari esteri e il governo», ha poi aggiunto riferendosi al protocollo proposto.
Altra tematica dell’incontro, a cui hanno partecipato anche l’ambasciatore Francesco Genuardi, capo di gabinetto del ministro e Gildo Zegna, presidente e ceo del gruppo Ermenegildo Zegna e membro del comitato strategico di Cnmi, è stata quella in merito allo sviluppo di un percorso volto all’internazionalizzazione delle aziende e dei mercati. «È fondamentale rafforzare le attività legate all’internazionalizzazione delle aziende italiane al fine di facilitare le relazioni dei nostri marchi con le istituzioni straniere», ha sottolineato Capasa.
“Negli incontri di questa mattina abbiamo concordato di organizzare gli ‘Stati Generali dell’Export Moda’ molto presto a Roma, a Villa Madama: ci saranno tutti i produttori della moda, per dare un segnale forte della collaborazione strutturale tra il Governo e questo settore strategico”, ha detto il ministro degli Esteri.
Il meeting è proseguito con una overview sulle possibili misure di contrasto alla contraffazione e ai mercati non regolamentati che sviluppano concorrenza sleale a chi regolarmente produce in Italia, tema riguardo al quale Capasa sostiene ci siano ancora margini di miglioramento nonostante le norme già in vigore con la legge Made in Italy.