L’eredità del progettista inglese Adrian Newey alla Red Bull è la nuovissima hypercar “RB17” un’auto supersportiva dalle caratteristiche straordinarie e dal prezzo proibitivo: sarà prodotta in soli 50 esemplari.
E’ la prima prima supercar costruita dalla Scuderia di Formula 1 Red Bull Racing, di proprietà della famiglia austriaca Mateschitz, il cui capostipite Dietrich – scomparso nel 2022 – ha “inventato” (copiandola, sussurrano le malelingue) l’omonima celebre bevanda energetica.
La “RB17” è un bolide a due posti, alimentato da un sistema di propulsione ibrido che utilizzerà un motore V8 come base per generare più di 1.100 cavalli: di fatto, mix tra i prototipi che corrono nella classe regina della 24 Ore di Le Mans e una monoposto di Formula 1.
La produzione inizierà nel 2025 e ognuna delle 50 auto “RB17” avrà un prezzo di vendita non inferiore ai 5 milioni di sterline (5,8 milioni di euro), una cifra elevatissima che consentirà a coloro che decideranno di sborsarla anche di accedere ad una serie di servizi esclusivi (dall’accesso ai simulatori della Red Bull Racing a programmi formativi ed esperienze in pista), oltre che di assistenza e supporto di manutenzione su misura, per ciascun proprietario, direttamente dalla fabbrica.
La Red Bull, quindi, non sarà più soltanto una Scuderia di Formula 1, ma ora diventerà una casa automobilistica a tutti gli effetti. Anche se l’ultimo capolavoro di Adrian Newey in Red Bull potrebbe restare solo uno sfizio per collezionisti...
Già, perché l’esclusiva “RB17” non solo potrebbe non essere adatta a nessuna competizione automobilistica attualmente esistente (il fatto che sia stata annunciata come Hypercar non significa che abbia le caratteristiche delle che partecipano alla top-class del Mondiale Endurance), ma – stando a quanto trapela – potrebbe anche non essere omologata per circolare su strada.
Ad attenderla, dunque, sembra esserci un destino comune alla Ferrari FXX, destinata esclusivamente agli eventi privati in pista.
Prima di approdare (con molta probabilità) proprio a Maranello – per sviluppare la nuova Rossa di F1, insieme a Lewis Hamilton, e magari “inventare” l’erede della leggendaria F40 – per Adrian Newey il lancio della “RB17” rappresenta un altro tassello di successo della propria carriera di progettista.
Nel 2017, Newey aveva collaborato attivamente anche alla realizzazione della “Valkyrie“, supercar dell’Aston Martin. E proprio la casa automobilistica inglese – famosa per le sue auto in stile 007 – sta nuovamente corteggiando Newey (avrebbe offerto un contratto di quattro anni a 100 milioni di sterline complessive), e persino la Williams – gloriosa scuderia britannica, nobile decaduta – farebbe carte false per ingaggiare il 65enne ingegnere residente a Stratford-upon-Avon, il paese natale di un certo William Shakespeare…
Ma dopo aver ufficializzato il suo addio alla Red Bull – probabilmente a causa del clima avvelenato creatosi dopo lo scandalo sessuale che ha coinvolto il Team Principal, Chris Horner, poi assolto da un’indagine interna – la destinazione preferita di Newey sembra essere proprio Maranello. Magari con un po’ di smartworking direttamente dall’Inghilterra…