Quasi come un bolide di Formula 1 (anzi, meglio: visti in non eccezionali risultati dell’Aston Martin al suo ritorno in F1): la Valkyrie Amr Pro è la nuova “hypercar” della casa automobilista inglese e sarà prodotta in 40 rarissimi esemplari.
I clienti riceveranno la Valkyrie entro la fine del 2021 e potranno mostrarla agli amici…solo in pista. Si tratta di una variante estrema, non omologabile per l’utilizzo su strada, e pronta ad affiancare il modello stradale, ibrido, della Valkyrie: 1.176 cavalli di potenza e 2 milioni e 800.000 euro di prezzo…
Presentata per la prima volta al Salone di Ginevra del 2017 – nata da un progetto sviluppato da diversi partner, tra i quali Red Bull Advanced Technologies e dal capo progettista, il celebre Adrian Newey – il nuovo gioiello della casa di Gaydon garantisce prestazioni estreme, senza dover sottostare ad alcun regolamento tecnico.
Una terza versione della Valkyrie correrà nella mitica 24 Ore di Le Mans nella nuova categoria LMh.
Nessun powertrain ibrido per la Valkyrie da pista: il motore è esclusivamente termico, un V12 aspirato da 6.5 litri progettato da Cosworth, in grado di raggiungere il regime di 11.000 giri/min e di sviluppare 1.015 Cv di potenza massima. Lo stesso Adrian Newey l’ha definita come una “Valkyria sotto steroidi”. Ma non è richiesto il controllo antidoping…
Contribuiscono alla diminuzione della massa anche la carrozzeria e i bracci delle sospensioni realizzati in carbonio, così come i vetri, che sono stato sostituiti da elementi in Perspex. L’aerodinamica è stata sviluppata utilizzando l’effetto suolo.
Il tempo di 3 minuti e 20 secondi – fatto registrare nelle simulazioni sul giro a Le Mans, ai livelli delle attuali LMP1 – dimostra che il “razzo” dell’Aston Martin si avvicina davvero alle prestazioni di una monoposto di Formula 1.
Valkyrie, la nuova “quasi Formula 1” dell’Aston Martin
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