«Dieci anni per un creativo è tempo di dire le cose per bene», scrive Nicolas Ghesquière nella lettera dedicata agli invitati della sfilata Louis Vuitton autunno inverno 2024 2025. Dieci anni alla guida di un brand, nel calendario della moda, sono un traguardo importante da celebrare. Per farlo, il designer ha scelto di sfilare nello stesso luogo che nel 2014 accoglieva la sua prima sfilata per Louis Viutton. All’ombra del Louvre, la passerella si è trasformata in un universo sci-fi proiettato nel futuro tra le installazioni cinetiche di Philippe Parreno. Nella nuova collezione firmata LV hanno sfilato così una serie di auto-citazioni dal passato di Ghesquière che abbiamo scovato in questi dettagli.
Un evento colossale, nell’anniversario del primo defilé di Nicolas il 5 marzo 2014, sotto una serra futuristica nella grandiosità del cortile del Louvre, con atmosfera di scariche di energia elettrica per sottofondo anche musicale, una specie di scossa con il pubblico che alla fine si libera in un grande applauso perché Ghesquière stavolta ha voluto urlare al mondo che non sa fare solo borse e scarpe (che restano sempre vendutissime) ma è un eccelso maestro di couture.
Maxi gonne fanno capolino sotto a t-shirt oversize e gilet che riprendono la costruzione di una varsity jacket, giacche iper strutturate e toni neutri contrastano con abiti che riproducono sezioni, in chiave illustrata, dei celebri trunk che hanno fatto la storia del marchio.