La collezione Dior per l’autunno inverno 2024/25 si ispira alle origini del prêt-à-porter del brand ed è una celebrazione di quelle forme e di quei materiali che all’apertura della boutique Miss Dior a Parigi introdussero un modo nuovo di vestire capace di accomunare molte donne, rendendole tutte speciali anche nelle differenze. È il foulard, oggetto molto amato da Chiuri, a ritornare accessorio protagonista. Vita, lavoro, viaggi: il foulard è un oggetto duttile, poco ingombrante: protegge, ripara, e all’occorrenza decora.
“Sono rimasta particolarmente affascinata da queste armature – scrive su Instagram la direttrice di Dior Maria Grazia Chiuri a fine sfilata – difendono il corpo femminile mentre lo ingabbiano, ostacolando la sua libertà”.
La creazione di armature per le donne ha lo scopo di proteggere il corpo dai vincoli sociali e patriarcali intrinseci al sistema sociale e domestico tradizionale. Ma a ispirare la nuova collezione di pret-a-porter per l’Autunno/Inverno 2024/25 a Chiuri, come lei stessa annuncia su Instagram, stavolta è stata una figura femminile legata per 20 anni alla maison Dior. Si tratta di Gabriella Crespi, designer e scultrice italiana, classe 1922, che nel corso della sua lunga carriera (è morta nel 2017) ha prodotto oltre duemila pezzi. Il suo stile glamour non è passato inosservato a Dior, con cui collaborò negli anni ’60, realizzando una linea di oggetti per la casa e da regalo. Il legame tra Crespi e Dior durò quasi vent’anni. Il suo mondo ci riporta alla fine degli anni ’60.Allora, i suoi oggetti decoravano le boutique della maison, poiché Gabriella, era la musa del direttore artistico Marc Bohan. Quello è il periodo in cui Dior abbracciò il prêt-à-porter, lanciando la linea Miss Dior, aprendosi al mondo e a tutte le donne, ormai protagoniste di un grande cambiamento. La collezione rievoca silhouette e materiali degli anni Sessanta, periodo in cui l’apertura della boutique Miss Dior a Parigi introdusse un modo nuovo di vestire per le donne. Infatti la scritta “Miss Dior” viene impressa e ricamata sui 72 capi della collezione come un manifesto.