Triennale Milano apre al pubblico il suo Cuore, uno spazio dedicato ai suoi archivi (che includono oltre 300mila fra oggetti, opere, libri, foto, disegni, modelli, video e audio), alla ricerca e alla divulgazione.
Grazie a un lavoro di progettazione e ripristino, è tornata alla luce l’architettura originale di Giovanni Muzio del 1933 e che restituisce, dall’ingresso del palazzo dell’Arte, la possibilità di arrivare ora con lo sguardo fino alla scala a raggiera che non è più nascosta.
“L’idea è di avere un luogo dove rendere generativa la storia. Triennale – ha spiegato il presidente Stefano Boeri – sarà sempre più aperta”. Cuore sarà aperto tutti i giorni gratuitamente, con una selezione dei volumi della biblioteca e dei tesori dell’archivio, mentre nelle bacheche al centro della sala sono presenti elementi di archivi ‘ospiti’ (come ad esempio quello Castiglioni o il Casva, il centro di Alti Studi sulle Arti Visive di Milano).
“La nuova inaugurazione fa parte di un “percorso di recupero delle spazialità di Muzio iniziato nel 2018 – ha spiegato la direttrice Carla Morogallo – prima con il restauro del Teatro dell’Arte, poi con la curva al primo piano, poi con la caffetteria e i servizi”.
Il progetto di Cuore è stato sviluppato da AR.CH.IT Luca Cappelletti unendo il ritorno all’originale progetto con la sostenibilità con risparmio energetico e uso di tecnologie all’avanguardia, che hanno ad esempio permesso il ripristino del vetrocemento che non solo consente di sfruttare la luce naturale, ma nella sera permette avere una nuova illuminazione della facciata del Palazzo, che da questa sera sarà illuminata dall’interno come una sorta di lanterna.
Erco si è occupato dell’illuminazione, UniFor ha ideato gli scaffali adatti alle esigenze di conservazione dei vari reperti, e realizzati con pannelli Saviola, in materiale interamente riciclato.
“E non c’era migliore occasione di questa – ha aggiunto Boeri – per inaugurare il rinato centro Studi di Triennale” che si occuperà di sviluppare temi poi al centro della programmazione e delle prossime esposizioni triennali, creando collaborazioni e borse di studio. Già ora sono stati attivati tre percorsi di dottorato in collaborazione con il dipartimento di Architettura del Politecnico di Milano per approfondire aspetti legati alla Triennale in programma nel 2025 che sarà dedicata alle Diversità.