Valentino si spoglia e si rivela tra le solenni sale della École des Beaux Arts in rue Bonaparte a Parigi, luogo in cui l’arte non solo è sacra, ma libera di essere intima e sincera.
Il luogo ideale per Pierpaolo Piccioli, direttore creativo della maison, che per la Parigi Fashion Week ha optato per una proposta Primavera – Estate alternativa rispetto ai tipici codici espressivi delle sue precedenti creazioni.
“È la collezione più nuda che abbia mai fatto” dichiara Piccioli. “Ho voluto un rapporto molto stretto tra vestito e corpo per ottenere un’immagine libera e fuori dagli schemi”.
Al centro della nuova collezione della maison, infatti, ci sono la naturalezza del corpo e la nudità priva filtri, da osservare senza malizia: esiste solo la femminilità in tutta la sua bellezza genuina e primordiale, evidenziata da una palette cromatica che oscilla tra opposti (tinte pastello e sfumature scure, intense) e da una grazia che domina incontrastata.
Piccioli, poi, supera la mera astrazione del concetto di corpo, evidenziando quanto sia importante normalizzare la nudità e liberarla dalla violenza di chi la guarda o, peggio, di chi la vuole controllare.
“Ho trovato agghiacciante il modo in cui esponenti della politica che governa l’Italia hanno suggerito alle donne di stare attente a come si vestono per evitare inconvenienti” ha spiegato il direttore creativo senza mezzi termini. “Chi può decidere quel è il modo di vestire adeguato? E, come faccio, sempre, contro questo pregiudizio protesto attraverso quello che faccio e non quello che dico”.
Una collezione, dunque, che pretende visibilità ma che non vuole semplicemente essere guardata: Piccioli ci chiede di osservare, ammirare e rispettare la bellezza del corpo femminile, eliminando qualunque condizionamento, preconcetto o morbosità.