La giornata del 7 dicembre è emblematica per la città di Milano: oltre a rappresentare l’inizio del periodo Natalizio (appena un giorno prima dell’Immacolata, è effettivamente un prologo alle vacanze invernali), questa data coincide anche con la festività dedicata a Sant’Ambrogio, santo patrone della città e da cui prende il nome una delle chiese più antiche del capoluogo lombardo.
La figura di Ambrogio si lega in continuazione con la storia e le norme della città, che nel corso dei secoli ha introdotto sempre nuove occasioni per ricordarne la memoria e celebrarne le gesta: la prima alla Scala è probabilmente l’evento più importante che ogni anno si ripete nella serata del 7 dicembre; quest’anno tocca a Boris Godunov, opera del compositore e drammaturgo russo Modest Petrovič Musorgskij.
Una tradizione ormai squisitamente milanese, la cui storia inizia nel 1940 (dopo oltre 140 anni di una prima riservata al giorno di Santo Stefano, il 26 dicembre) e che infine si consolida definitivamente nell’immaginario collettivo grazie al grande successo di Maria Callas nei Vespri Siciliani nel 1951.
Impossibile, poi, non fare un giro tra i mercatini della fiera della Fiera degli Obei Obei, dedicati proprio al santo patrono della città: il nome deriva da una frase in dialetto lombardo, “Oh bej! Oh bej!”, che possiamo letteralmente tradurre in “Oh belli! Oh belli!”; quest’anno il mercato costella una location suggestiva, quella del Castello Sforzesco, e tra le sue bancarelle è possibile acquistare vestiti, vecchi giocattoli e prodotti gastronomici della tradizione.