È la rivista Aerospace a raccontare una delle ultime innovazioni dell’ingegneria aerospaziale e della tecnologia odierna: potremmo assistere, infatti, all’avvento della pubblicità nello spazio. Un concetto che può riempire di entusiasmo e che può anche terrorizzare, dato che l’orbita terrestre è già intasata di satelliti abbandonati e scarti di macchinari.
Tuttavia i ricercatori attualmente immersi in questo progetto, studiosi dello Skolkov Institute of Science and Technology (Skoltech) e dell’Istituto di fisica e tecnologia di Mosca (MIPT), si dimostrano ottimisti.
“Per quanto irrealistico possa sembrare, pensiamo che la pubblicità spaziale basata su 50 o più piccoli satelliti che volano in formazione potrebbe essere economicamente fattibile“, spiegano.
I satelliti in questione si chiamano Cubesat, gioiellini in miniatura capaci di riflettere la luce solare con delle vele: l’effetto è simile a quello di un singolo pixel sul maxischermo. I ricercatori russi hanno calcolato che un’operazione del genere costerebbe 65 milioni di dollari per distribuire un annuncio realizzato da 50 satelliti dotati di riflettori di 32 metri quadrati per 1-3 mesi, compresi i costi dei satelliti , lancio e ingegneria.
Anche i guadagni saranno stellari: si parla di due milioni al giorno, abbastanza da poter ripagare l’investimento milionario in poco più di un mese.