Da una grotta fatata fuoriescono visioni oscure e ipnotiche, protagoniste di racconti fantastici e principeschi scappate da un libro per farsi strada nel mondo reale.
Questa la visione che Dior presenta alla Parigi Fashion Week, la tappa successiva del tour dell’alta moda dopo i grandi successi di Milano e New York, un immaginario fiabesco studiato nei minimi dettagli dalla mente della direttrice creativa Maria Grazia Chiuri e dalla mano esperta dell’artista Eva Jospin.
Non è la prima volta che le due donne lavorano insieme a un concept così complesso, e la maestria di entrambe è evidente: la grotta che fa da sfondo all’intero evento, infatti, è un’incredibile costruzione artificiale, capace di creare un’atmosfera misteriosa e surreale, nonché ispirata all’immaginario rinascimentale, come il resto della collezione.
“Nella mia ricerca dei legami tra Italia e Francia stavolta sono partita dalla figura di Caterina de’ Medici, che è stata regina di Francia a metà del 500″, spiega la stilista. “Ho lavorato sul ruolo della moda come strumento di potere. Un concetto per me quasi estraneo visto che per me, ragazza degli anni ’70, la moda è sinonimo di libertà”.
Una collezione regale e di impatto, in cui corsetti e bustini vengono rimodellati in strutture geometriche perfettamente delineate sul petto delle modelle, che avanzano in passerella adornate di ampie gonne dalla silhouette di un passato lontano, ma trapiantato nel nostro presente; anche le stampe leitmotiv della collezione, che possiamo trovare su cappotti, pantaloni e veli, ricalcano gli antichi bestiari rinascimentali.