Con la sua nuova collezione Fendi esplora il periodo di transizione tra gli anni 90 e gli anni 2000, il direttore creativo del womenswear, Kim Jones, ha rivelato di aver tratto ispirazione dall’operato di Karl Lagerfeld , in particolare nell’elaborazione minimale del kimono, dell’obi e del tablier. “Si tratta di continuità. Mi interessa guardare alle cose che ha fatto Karl e vedere come possiamo svilupparle, sia visivamente che tecnicamente”, ribadisce Kim Jones.
Gli abiti ricordano I’ inizio del millennio, nella loro collisione tra semplicità minimalista ed eclettismo pop. Strati fluttuanti di organza tecnica o jersey di nylon impreziositi da ricami laccati offrono una nuova dimensione eterea: allo stesso tempo sportiva e delicata, disinvolta ma raffinata. I tagli sciancrati e le silhouettes allungate e incrociate sulla schiena sono impregnati di spensieratezza; una cintura obi, che viene ripresa dalla collezione Fendi Couture Autunno/lnverno 2022, è integrata nella sartoria per elevare la forma e offrire una struttura femminile.
Un’armoniosa palette di colori neutri è interrotta da audaci sferzate di colore: il rosa vibrante, il blu fiordaliso e il verde vivo appaiono audacemente saturi. Le texture organiche – cashmere e pelliccia, shearling e pelle – si materializzano grazie aII’impareggiabiIe savoir faire di Fendi, ora più leggero che mai, e appaiono stratificate con tessuti tecnici. L’elegante raso è ibridato con un tessuto a rete e sostenuto da sneakers rialzate o platforms in gomma: la “F” rovesciata di Fendi First appare come uno sbalzo illusorio sulle calzature, in omaggio aII’unione istintiva di forma e funzione della maison.
“In Fendi, tutto nasce dalla conversazione intorno alia doppia F che ci fa vedere Ie cose in coppia”, riflette Silvia Venturini Fendi. “Anche Ie borse diventano parte di una famiglia: grandi e piccole “.