La morte della Regina Elisabetta ha sconvolto il Regno Unito che, come da protocollo per la scomparsa di un monarca, si è chiuso in un lutto nazionale che durerà oltre il 19 settembre, data stabilita per il funerale della regnante.
Il settore della moda non è escluso da questa commemorazione, e di conseguenza numerosi retailer di lusso hanno annunciato la chiusura dei propri stores e delle proprie attività in segno di rispetto nei confronti della Royal Family e della memoria di Elisabetta, ricordata e celebrata su ogni sito web, rivista e programma televisivo inglese.
Per questo motivo il British Fashion Council e il comitato dedicato all’organizzazione della London Fashion Week hanno dichiarato di non poter garantire un normale svolgimento dell’evento d’alta moda londinese.
“Riconosciamo il duro lavoro di preparazione per la London Fashion Week e, poiché si tratta di un evento business-to-business e di un momento importante per gli stilisti per mostrare le loro collezioni in un momento specifico del calendario della moda, le sfilate e le presentazioni delle collezioni possono continuare per un pubblico business“.
Le attività non si interromperanno, dunque, ma dovranno attenersi a un rigore particolare e, soprattutto, i defilè proposti dovranno rispecchiare lo stato d’animo della nazione.
Alcuni designer però non hanno ancora deciso se allinearsi a queste indicazioni o se annullare i fashion shows e le catwalks precedentemente organizzate: Raf Simons e Burberry hanno già annunciato che non parteciperanno alla London Fashion Week, mentre altri marchi come Simone Rocha, Harris Reed, Molly Goddard ed Erdem hanno ad oggi confermato la loro presenza all’evento londinese.