Pucci celebra l’essere italiano. Per la sua fall autunnale, soprannominata “La piazzetta”, la maison di Lvmh ha scelto di richiamare le atmosfere di paese, i borghi e la convivialità delle piazze. Camille Miceli, direttrice creativa, ha proposto clash cromatici anni Novanta in chiave bohémienne.
“È la madre, è la figlia. Volevo davvero coprire la storia di famiglia”, ha spiegato, sfoggiando un trench lucido in una trama finto coccodrillo come opzione per il primo, e miniabiti da Coachella o Harajuku e stivali lunari per il secondo.
Nella sua nuova collezione si alternano modelli corti e grafici per il giorno e capi lunghi e fluidi per la sera. I pantaloni in stile disco Seventies in lycra sono un vero e proprio omaggio a Raffaella Carrà. I materiali utilizzati sono pensati per non stroppicciarsi, facili da mettere in valigia. Realizzati con tessuto stretch e aderenti, i capi della linea di adattano a tutte le tipologie di corpi e permettono di muoversi con disinvoltura. Slip dress in stile lingerie diventano i protagonisti dopo il tramonto.
L’etichetta di seta con uno schizzo a mano dei Faraglioni di Capri, dove Emilio Pucci aprì la sua prima boutique nel 1951, e di Palazzo Vecchio a Firenze, reinterpreta la versione del 1953 proveniente dagli archivi della maison.
Questo è il primo progetto di Miceli per la stagione fredda di Pucci, e i suoi maglioni a righe, mantelle e abiti testimoniano a pieno la tavolozza audace del brand.