Performance multimediali, live e dj set, workshop e attività all’aperto per esplorare uno spazio performativo realizzato in un’ex cava di granito in Val d’Ossola ma soprattutto un ecosistema dedicato alla ricerca artistica, all’innovazione, alla conoscenza e al benessere situato in un territorio montano di rara bellezza, tra boschi, vigneti terrazzati e antichi borghi in pietra.
Dal 26 al 31 luglio torna Nextones, il festival internazionale dedicato alla più radicale sperimentazione nel campo dell’arte audiovisiva e della musica elettronica, con lo sguardo sempre rivolto alle interazioni fra espressione artistica e pensiero ecologico.
Curato da Threes Productions e coprodotto dalla Fondazione Tones on the Stones e Threes Productions, Nextones è uno degli eventi di punta di Tones Teatro Natura, nato con l’obiettivo di valorizzare l’impatto positivo generato dal dialogo tra pratiche artistiche e l’ambiente, anche attraverso azioni collaborative di cura, ascolto e attenzione verso il corpo e la mente.
PROGRAMMA MULTIMEDIALE
Sono molti gli artisti di levatura internazionale e i progetti annunciati per la IX edizione.
Il compositore elettronico Squarepusher, fra i massimi esponenti della “drill’n bass”, con il suo nuovo live audio-video presentato per la prima volta in Italia e anticipato da un’altra performance AV, quella della producer belga SKY H1 insieme al sound e visual artist Mika Oki; le riflessioni e le visioni di Armin Linke, fotografo e regista che utilizza diverse tecnologie di elaborazione delle immagini per confondere il confine tra finzione e realtà; il workshop della comunità artistica Aerocene (collettivo internazionale che fa capo all’artista tedesco Tomas Saraceno) che insieme al pubblico del festival realizzerà una scultura volante in grado di librarsi in aria senza l’utilizzo di combustibili fossili, né di elio o idrogeno; i paesaggi sonori onirici e ultraterreni disegnati dall’artista catalana Marina Herlop e l’installazione Arpabong che celebra l’incontro fra melodia e marjuana, unendo uno strumento antico come l’arpa e una pianta le cui origini affondano nella notte dei tempi, la cannabis.
Poi ancora l’incrocio fra techno, ambient e minimalismo del musicista californiano Rrose, che, per la prima volta in Italia, eseguirà una celebre performance del compositore americano James Tenney, pioniere della musica spettrale e microtonale; il flusso progressivo e ipnotico, slow-tempo infinito, letargico e sensuale del duo Front De Cadeaux e l’open rehearsal di un altro duo, i Babau, alla continua ricerca dei territori musicali di confine, tra exotica, computer music e sottoculture audio transglobali post internet; i workshop del musicista e compositore Michael Reiley, incentrati sulla pratica americana del Deep Listening* fondata su un approccio unico alla musica e al suono, all’arte, alla meditazione, alla tecnologia e alla guarigione.
Nella vicina Villa Caselli la coreografa e danzatrice Ariella Vidach inoltre presenta a Nextones 2022 il suo nuovo progetto performativo Corpomemory che indaga il corpo umano come sistema di relazioni ma i giardini della Villa saranno animati anche dal dj set radicale di Verynice’N’Sleazy. In programma al festival anche Khalab con uno sciamanico live set che porterà il pubblico a esplorare i suoni tradizionali dell’Africa e le evoluzioni della musica afroamericana contaminati da oscure sonorità elettroniche; e l’iconico set della dj techno-femminista viennese Electric Indigo.
La piattaforma svizzera foodculture days, in collaborazione con Fortuna Forest, atterra invece a Nextones con la residenza dell’artista e designer Daniel Parnitzke, pensata come spazio di ricerca open source e site specific che, partendo da una riflessione sulle problematiche delle risorse e dell’energia, approderà alla costruzione collettiva di un dispositivo di cottura. Su un orizzonte simile si muove anche il progetto di ricerca Rayon Vert che al Festival presenta The Hydro Doorways, un momento di esplorazione e riflessione sulla stratificazione delle società montane e sullo sviluppo delle fonti energetiche, guidato dal ricercatore esperto di climate change Samuel Stevenson.
PROGETTO SETTIMA ESTINZIONE
Grande attesa per la prima assoluta del nuovo progetto Settima Estinzione del collettivo di ricerca transdisciplinare Ant Mill, composto dai musicisti Carlotta Sillano, Giovanni Corgiat, Marta Del Grandi, Daniele Patton, Michele Marchetti e dal videoartista Gabriele Bertotti. Traendo spunto dall’esondazione del torrente Cervo in Piemonte nel 2020 che, fra le altre cose, distrusse il centro di ricerca e sperimentazione artistica Hydro della Fondazione Pistoletto, Settima Estinzione è una performance audiovisuale che alle sonorità folk, post rock, elettronica e jazz unisce un immaginario visivo ispirato al concetto romantico di “rovine”, alla ciclicità e alla cosmogonia.
A completare il programma di Nextones 2022, il viaggio strumentale, intimista ed emozionale del chitarrista, compositore e musicologo siciliano Mimmo Sparacio, fra suoni epici e meditativi, in bilico fra le due sponde dell’Atlantico.
Anche quest’anno, il visual del festival sceglie il linguaggio fotografico per delineare i nuovi immaginari generati da Nextones in relazione al territorio. Per questa edizione, è stato scelto lo sguardo dell’architetto e fotografa milanese Giovanna Silva che trasfigura l’oggettività della fotografia in un visionario racconto di luce: “È un’attività terapeutica. Quando guardo il paesaggio la mia mente si rilassa, poiché si concentra sulla visione e sulla luce, e non si lascia disturbare da nient’altro”.