La tragedia che ha segnato la Marmolada e che ha strappato la vita a 11 persone ha profondamente influenzato le comunità montane, coinvolgendo in una voglia di riscatto corale. Nell’area di Cortina, soprattutto, sono stati i ristoratori a reagire di fronte a un evento simile.
Ludovica Rubbini e Riccardo Gaspari, chiamati Ludo e Ricky dalla comunità, sono i titolari del San Brite e hanno proposto un’iniziativa legata al loro territorio, dal nome di “Genesis”.
Una vera e propria rigenerazione del rapporto uomo e natura, un nuovo inizio dopo quello che è stato un duro colpo per la comunità.
“Dopo l’appuntamento dello scorso anno, ora sentiamo ancora di più l’esigenza di spostare le lancette del tempo sulla rigenerazione umana“, spiega Ludovica. “Non possiamo pretendere che ci sia un rispetto per la natura se prima non cerchiamo di averlo verso noi stessi”.
Di origini bolognesi, Ludo ha imparato attraverso l’esperienza quanto sia la natura a decidere, soprattutto in alta montagna: rispetto, lentezza, attesa, capacità di osservare davvero ciò che ci sta davanti, queste le capacità che ha dovuto sviluppare stando a contatto con la natura.
Il progetto Genesis ruota esattamente intorno a questo concetto e per questo motivo intende valorizzare un rapporto uomo – natura di interazione, comunicazione e rispetto.
Dal 9 al 12 settembre sarà possibile dormire sotto le stelle intorno al San Brite, lasciandosi alle spalle cellulari, social e componenti digitali. Allo stesso modo, Cortina sarà completamente autarchica: le tavole saranno imbandite di prodotti locali, come verdure dell’orto e erbe dei prati.
“A farla da padroni saranno i quattro elementi primari: aria, acqua, terra, fuoco“, spiega Riccardo. “L’aria pura della montagna, l’acqua della sorgente di cui si seguiranno le tracce in un ciclotrekking assai poco rabdomantico, la terra che è madre da cui originano le materie prime e infine il fuoco su cui si cucinerà l’ultima sera”.